Logo San Marino RTV

Cuore Germania, Svezia ribaltata al 95°: 2-1 e tedeschi ancora vivi

23 giu 2018
Cuore Germania, Svezia ribaltata al 95°: 2-1 e tedeschi ancora vivi
30 secondi. Il lasso di tempo che separava la Germania da un pari da eliminazione quasi certa, prima che un gioiello su punizione di Kroos, al 95°, non stravolgesse le sorti di un girone e, forse, di un Mondiale. Svezia stesa 2-1 e agganciata al secondo posto, e ora i giochi sono apertissimi: il Messico comanda a quota 6 e la Corea resta a zero, però la qualificazione è possibile per tutte e certa per nessuno.

Successo meritato per quanto visto nella ripresa, praticamente un'altra partita rispetto ai 45' iniziali. Al via un batti e ribatti libera Draxler nel cuore dell'area, tentativo a botta sicura murato sulla linea da un avversario. Ma nonostante l'avvio deciso, col passare dei minuti è la Svezia a dominare il gioco, mentre i tedeschi, per vie centrali, sbagliano e soffrono tantissimo. Tra i peggiori c'è l'ex Roma Rudiger, da un cui errore nasce l'imbucata per lo scatto di Berg. L'attaccante scatta fino a Neuer e poi gli calcia addosso. Colpa soprattutto di un fallo di Boateng, che se solo venisse rilevato sarebbe da rigore. La Svezia comanda, la Svezia segna: stavolta è Kroos a perdere un brutto pallone, sul prosieguo Claesson crossa per Toivonen che stoppa e supera Neuer col pallonetto. E con l'aiuto del solito Rudiger, in ritardo nella chiusura ma puntuale nello sfiorarla quel tanto che basta per mettere fuori causa il suo portiere. I fantasmi dell'umiliazione danno la scossa alla Germania, che pian piano si prende il timone. Olsen s'oppone sia alla conclusione da fuori di Gundogan che al tap in di Muller, ma a qualche secondo dal riposo Neuer deve piazzare la paratona sul colpo di testa di Berg.

Al rientro la Germania si conferma in ascesa e trova subito il pari: Kroos apre a sinistra per l'imbucata di Werner, Gomez - inserito per uno spento Draxler - non ci arriva e tocca a Reus anticipare Augustinsson e sporcarla a fil di palo. La Svezia non riesce più a uscire e i bianchi creano di tutto: Kroos dal limite, deviazione e palo sfiorato, mentre Hector sciupa il servizio di un vivacissimo Werner calciando debolmente su Olsen. E poi c'è Gomez, che sul cross di Boateng silura alto da due passi, salvato solo da un fuorigioco che la VAR avrebbe cancellato. Muller per la stoccata alta di Werner sembra la chiusa dell'assedio tedesco, anche perché Boateng falcia da dietro Berg e si becca il secondo giallo. Invece ecco il traversone di Kross e l'inzuccata di Gomez, sulla quale Olsen è prodigioso. Non potrebbe nulla però quando, al 91°, la sua difesa si perde al limite Brandt, che scarica sul palo le paure di un'intera nazione. Che svaniscono nell'ultimo minuto disponibile: Werner, tra i migliori in campo, conquista una punizione sul lato sinistro dell'area. Sul pallone c'è Kroos, che supera la linea toccandola per Reus e poi riscatta una prova negativa con una parabola che spolvera il sette, ribaltando il mondo. O almeno, il Mondiale della Germania.

Riproduzione riservata ©