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Processo Aemilia, Iaquinta condannato a 2 anni di reclusione

31 ott 2018
Vincenzo Iaquinta
Vincenzo Iaquinta
Vincenzo Iaquinta è stato condannato in primo grado a due anni di reclusione per reati relativi alle armi. Il tutto nell'ambito del processo “Aemilia”, relativo alle infiltrazioni della 'ndrangheta nel nord Italia. Nei confronti del campione del mondo 2006 è però caduta l'aggravante mafiosa, che aveva spinto la Dda a chiedere sei anni di reclusione.

A mettere nei guai l'ex Juve è stata la cessione di tre armi da fuoco – regolarmente denunciate – a suo padre Giuseppe, a sua volta condannato, sempre nell'ambito di Aemilia, a 19 anni di reclusione per associazione mafiosa. E che, fin dal 2012, era destinatario di un provvedimento del prefetto di Reggio Emilia che gli proibiva di utilizzare o possedere armi. Questo a causa delle sua frequentazioni con personaggi ritenuti affiliati alla 'ndrangheta, finiti a loro volta a processo.

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