La MotoGP è pronta ad uscire dal letargo invernale e già punta il timer a -5 dall'inizio della nuova stagione, che formalmente partirà mercoledì prossimo dalla Malesia: Sepang – dal 4 al 7 febbraio – ospiterà i primi test ufficiali.
Ci sarà naturalmente anche la Yamaha, che ieri ha tolto il velo dalla sua nuova M1 con cui proverà a riprendersi il titolo iridato che alla voce costruttori manca dal 2010, mentre l'ultimo centauro a trionfare in blu elettrico è stato Lorenzo nel 2012, prima dell'avvento del Cannibale Marc Marquez, che anche quest'anno partirà coi favori del pronostico.
In casa Yamaha ci si augura che la nuova M1 possa garantire a Valentino Rossi e Jorge Lorenzo un vantaggio sostanziale – o quantomeno una situazione di pari competitività – nei confronti della concorrenziale e sostitutiva due ruote della Honda, ancora in attesa di svelamento.
I locali madrileni della Movistar – main sponsor della Yamaha Racing – hanno ospitato anche le grandi ambizioni manifestate dai due centauri di punta del team nipponico, specie quelle di Valentino Rossi che – forse caricato dall'aria capitolina spagnola che, sponda Real, dopo tanti tentativi ha finalmente accolto la decima Champions League questa estate – ha dipinto il facile parallelismo con i Merengue, sottolineando come questo possa essere l'anno del decimo titolo iridato della sua fantastica carriera.
“Mi do sei gare per capire se potrò veramente ambire al Mondiale” – ha sottolineato il Dottore, che ha chiuso alla piazza d'onore la passata stagione, dominata a dir poco da Marquez e dalla Honda, un gradino sopra alla concorrenza. Yamaha e Valentino, però, hanno lavorato duro durante l'inverno, sottolinea il vice campione del mondo, che dice di sentirsi in ottima forma ed avvertire buone sensazioni, che troveranno o meno responsi già mercoledì prossimo, quando a Sepang inizierà il primo braccio di ferro mondiale tra Honda e Yamaha, tra Marc Marquez e i tanti runner-up che sognano iridato.
LP
Ci sarà naturalmente anche la Yamaha, che ieri ha tolto il velo dalla sua nuova M1 con cui proverà a riprendersi il titolo iridato che alla voce costruttori manca dal 2010, mentre l'ultimo centauro a trionfare in blu elettrico è stato Lorenzo nel 2012, prima dell'avvento del Cannibale Marc Marquez, che anche quest'anno partirà coi favori del pronostico.
In casa Yamaha ci si augura che la nuova M1 possa garantire a Valentino Rossi e Jorge Lorenzo un vantaggio sostanziale – o quantomeno una situazione di pari competitività – nei confronti della concorrenziale e sostitutiva due ruote della Honda, ancora in attesa di svelamento.
I locali madrileni della Movistar – main sponsor della Yamaha Racing – hanno ospitato anche le grandi ambizioni manifestate dai due centauri di punta del team nipponico, specie quelle di Valentino Rossi che – forse caricato dall'aria capitolina spagnola che, sponda Real, dopo tanti tentativi ha finalmente accolto la decima Champions League questa estate – ha dipinto il facile parallelismo con i Merengue, sottolineando come questo possa essere l'anno del decimo titolo iridato della sua fantastica carriera.
“Mi do sei gare per capire se potrò veramente ambire al Mondiale” – ha sottolineato il Dottore, che ha chiuso alla piazza d'onore la passata stagione, dominata a dir poco da Marquez e dalla Honda, un gradino sopra alla concorrenza. Yamaha e Valentino, però, hanno lavorato duro durante l'inverno, sottolinea il vice campione del mondo, che dice di sentirsi in ottima forma ed avvertire buone sensazioni, che troveranno o meno responsi già mercoledì prossimo, quando a Sepang inizierà il primo braccio di ferro mondiale tra Honda e Yamaha, tra Marc Marquez e i tanti runner-up che sognano iridato.
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