Spettacolo e affetto: attorno a queste due parole e a quanto ne consegue, ruota la splendida domenica dei Ferrari Racing Days, che ha richiamato all'Hungaroring – nell'ultimo fine settimana di giugno – decine di migliaia di tifosi, che hanno dedicato la loro domenica di devozione alla Rossa di Maranello, a dimostrazione di come il brand Ferrari sia universalmente riconosciuto ed amato.
Nel firmamento Ferrari la stella attualmente più luminosa è certamente quella di Sebastian Vettel, capace – con le sue prestazioni – di ridare entusiasmo ad una scuderia e ad un popolo che sembravano decisamente averlo smarrito.
Il teutonico – continuando a cullare il sogno di ripetere anche solo in parte le gesta in rosso di Micheal Schumacher – ha acceso il pubblico di Budapest con giri veloci, sgommate mozzafiato e le sue classiche donuts, ciambelle in traduzione letterale, cerchi sull'asfalto per chi mastica motori in riva all'Adriatico.
Sebastian Vettel:
"È fantastico vedere come tante persone vengano al circuito solo per vedere la Rossa. La passione per il marchio è apicale in tutto il mondo e credo che questo sia un bel modo per celebrare l'amore per la Ferrari. Un bel giorno all'Hungaroring, dove torneremo tra un paio di settimane per il Gran Premio d'Ungheria".
Il quattro volte campione del mondo è sceso in pista prima con una F12 Berlinetta poi con la F2012, la prima monoposto che ha provato al suo arrivo a Maranello lo scorso autunno e che in casa Ferrari coccolano come poche altre: non è infatti utopico pensare che una nuova ala del museo della Rossa – e in un futuro nemmeno così distante – possa essere inaugurato proprio dalla vettura che per prima è stata guidata da Sebastian Vettel alla Ferrari. Chissà che un nuovo ciclo non sia stato aperto e nessuno, ancora, se ne sia reso conto completamente. O forse qualcuno lo ha fatto?
LP
Nel firmamento Ferrari la stella attualmente più luminosa è certamente quella di Sebastian Vettel, capace – con le sue prestazioni – di ridare entusiasmo ad una scuderia e ad un popolo che sembravano decisamente averlo smarrito.
Il teutonico – continuando a cullare il sogno di ripetere anche solo in parte le gesta in rosso di Micheal Schumacher – ha acceso il pubblico di Budapest con giri veloci, sgommate mozzafiato e le sue classiche donuts, ciambelle in traduzione letterale, cerchi sull'asfalto per chi mastica motori in riva all'Adriatico.
Sebastian Vettel:
"È fantastico vedere come tante persone vengano al circuito solo per vedere la Rossa. La passione per il marchio è apicale in tutto il mondo e credo che questo sia un bel modo per celebrare l'amore per la Ferrari. Un bel giorno all'Hungaroring, dove torneremo tra un paio di settimane per il Gran Premio d'Ungheria".
Il quattro volte campione del mondo è sceso in pista prima con una F12 Berlinetta poi con la F2012, la prima monoposto che ha provato al suo arrivo a Maranello lo scorso autunno e che in casa Ferrari coccolano come poche altre: non è infatti utopico pensare che una nuova ala del museo della Rossa – e in un futuro nemmeno così distante – possa essere inaugurato proprio dalla vettura che per prima è stata guidata da Sebastian Vettel alla Ferrari. Chissà che un nuovo ciclo non sia stato aperto e nessuno, ancora, se ne sia reso conto completamente. O forse qualcuno lo ha fatto?
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