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Dakar tappa 4: Sunderland ko e Van Beveren in vetta, nella auto Loeb vince e Peterhansel consolida, 5° Amos

9 gen 2018
Dakar tappa 4: Sunderland ko e Van Beveren in vetta, nella auto Loeb vince e Peterhansel consolida, 5° Amos
Che questa Dakar fosse durissima era già stato annunciato alla vigilia e per ora le previsioni sono confermate dai fatti. Più di 40 i ritiri nelle prime quattro tappe e nei 330 km dell'anello di San Juan de Marcona - il secondo su 3 in programma – è saltato anche il leader e campione in carica delle moto, Sam Sunderland. Il britannico ha subito una compressione lombare nell'atterraggio di un salto e di lì a poco, al mal di schiena, si è aggiunta una diminuzione della sensibilità ai piedi. A quel punto ha chiamato i soccorsi ed è stato portato prima al bivacco e poi a Lima per ulteriori accertamenti. Sunderland esce di scena dopo due vittorie in tre gare e lascia la vetta ad Adrein Van Beveren. Il francese della Yamaha è salito dal 7° al primo posto grazie al successo nella quarta tappa, nella quale ha preceduto di 5' il connazionale - e compagno di marca - De Soultrait e di 7' 10” l'austriaco Walkner. Ora Van Beveren comanda con 1' 55” su Quintanilla, arrivato 4°, e con 3' 15” sull'argentino Benavides, in difficoltà e solamente 8°.

Nelle auto invece è un tripudio di Peugeot, con Seabastian Loeb che s'impone sui compagni Sainz e Peterhansel, staccati di 1' 35” e 3' 16”. Il 9 volte iridato trionfa e il campione in carica si consolida in vetta grazie alle sfortune di Despres e di Al Aliyttiah, di fatto usciti dalla corsa alla vittoria finale. Il francese ha rotto la sospensione posteriore urtando una pietra e, non potendo intervenire subito, ha dovuto aspettare l'arrivo dell'assistenza, perdendo diverse ore. Sospensione rotta anche per il principe qatariota, al quale è andata leggermente meglio: è comunque quarto in classifica, per quanto a 58' dalla testa. Davanti è lotta serrata: Loeb comanda per quasi tutto il tracciato ma è marcato stretto da Peterhansel, che lo scavalca al penultimo Waypoint, salvo poi subirne il ritorno nella parte finale. E incassando pure il sorpasso di Sainz, partito male ma autore di una grande rimonta. Nella generale invece Peterhansel comanda con 6' 55” su Loeb con 13' 06” sullo spagnolo. Ma tra i canyon, il fesh fesh e le dune di San Juan de Marcona brilla forte anche l'italiano Eugenio Amos, che chiude 5° dietro Hirvonen ed è 6° in classifica.

RM

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