Mourinho nella bufera. La sconfitta contro il Barcellona al Bernabeu forse è la più bruciante della sua carriera. Peggio persino del 5-0 subito in campionato al Camp Nou. Lo 0-2 è stata una resa che quasi certamente gli costerà la finale di Champions League. Con tutto il contorno di veleni e dichiarazioni post partita. Il più grande allenatore del mondo per capacità di comunicazione mediatica questa volta l’ha fatta davvero grossa, sbroccando in diretta mondiale. Passino le accuse all’arbitro, reo secondo l’allenatore, di aver deciso il risultato con l’espulsione di Pepe, ma i riferimenti all’Unicef - sponsor del Barcellona - e al presidente della Federcalcio spagnola - eletto con l’appoggio catalano e non del Real - sono pesanti e dividono. Come minimo spaccano ancora di più - se mai fosse stato possibile - la Spagna tra Sparta e Atene, tra Madrid e Barcellona. Se poi tutto questo non bastasse ecco la sparata di Cristiano Ronaldo, il fuoriclasse del Real scarica il proprio allenatore: “Non si può giocare solo in difesa”, afferma. Intanto l’Uefa attende il referto dell’arbitro, non si escludono provvedimenti pesanti nei confronti del tecnico, per l’espulsione e le dichiarazioni di fine partita.
Piero Arcide
Piero Arcide
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