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8 marzo: messaggi da istituzioni, politica e sindacati, a San Marino e nel circondario

7 mar 2017
8 marzo: messaggi e iniziative da San Marino al territorio8 marzo: messaggi da istituzioni, politica e sindacati
8 marzo: messaggi da istituzioni, politica e sindacati - Messaggi da istituzioni, politica e sindacati, a San Marino e in regione
Segreteria agli Interni nella giornata per i diritti delle donne e la pace mondiale
L'impegno di chi si è speso per affermare i diritti delle donne in un periodo storico in cui invece diritti e opportunità sembrano messi in secondo piano rispetto all'individualismo e alla diffidenza. Un a lettura preoccupata del clima sociale e politico del momento dalla segreteria agli Interni che nella giornata della donna chiede tolleranza zero verso qualsiasi prevaricazione delle pari opportunità perché a penetrare sia il concetto e la cultura dell'uguaglianza nelle differenze. Donne da valorizzare nel lavoro, donne come figura determinante per lo sviluppo economico della società. Diverse immagini di donna dal segretario Zanotti che, in ultimo, richiama un fatto importante ricordato nel recente Forum del Dialogo di San Marino: “In Israele, migliaia di donne ebree, musulmane e cristiane che camminano insieme per la pace”.

SSD: “la forza delle donne per risollevare la situazione della Repubblica”
8 marzo, per SSD una giornata di impegno sociale e politico, riflessione e confronto. Donne – colonna vertebrale della società – che da sempre hanno portato sia il peso privato, sia il peso sociale, che hanno lottato per le conquiste civili e diritti in una strada faticosa verso la cultura delle pari opportunità. Chiedono impegno sociale e politico alle giovani come esigenza per una evoluzione positiva della civiltà, parlando del movimento femminista come forza prima della trasformazione culturale della società. Ruolo centrale della donna che, forte di creatività, fiducia e inventiva è alla base del cambiamento nel periodo di crisi, per passare dalla competizione alla cooperazione, dall'individualismo alla riscoperta della comunità.

PDCS, 8 marzo: giornata di riflessione e impegno per la dignità delle donne
Un percorso che rifletta in maniera reale la pari dignità tra uomo e donna, lo chiede il PDCS per l'8 marzo: “la differenza di genere mostra il grande valore della complementarietà nella differenza, ma ancora sono troppi i pregiudizi”. Cambio culturale necessario per il PDCS "diffondendo consapevolezza dei diritti di uguaglianza per prevenire fenomeni di violenza”.

CSU “una giornata per il lavoro, i diritti, la parità”
Lo chiede la CSU, ricordando il ruolo della donna nel periodo di crisi: proprio la donna ha sapute mettere in campo risorse per reagire ed adattarsi, pur continuando ad essere categoria discriminato nell'accesso al lavoro, restando in testa, per numeri, nelle liste di collocamento. “Solo con il lavoro – ricorda la CSU – la donna può raggiungere l'autonomia per superare ogni forma di disparità” e chiede che l'8 marzo sia giornata per la presa di coscienza delle donne sui propri diritti e valori.

USL: "un 8 marzo diverso dal solito"
L'Unione Sammarinesi lavoratori richiama il rapporto tra donne e lavoro e lo sciopero globale di domani – adesione da 40 paesi adesione –, auspicando “l'incremento dell'occupazione e delle tutele femminili, insieme alla valorizzazione delle loro capacità quale scelta imprescindibile per una società moderna”.

ISS, una "azienda" al femminile
Alla vigilia dell'8 marzo l'ISS si scopre vestito di rosa. Su 1000 dipendenti il 70% sono donne, tra medici, infermiere, educatrici, dirigenti. L'Istituto di Sicurezza Sociale coglie l'occasione della festa della donna per ricordare i tanti servizi erogati in maniera specifica per il mondo femminile. Il ruolo dell'Ostetricia e della Ginecologia, che offre prestazioni specialistiche dedicate a tutte le fasi della vita della donna. I due servizi che riguardano la prevenzione e diagnosi sia per il tumore al collo dell'utero (attivo già dal 1969) sia per quello della mammella. Ancora, il Servizio dell'Unità Salute Donna, per promuoverne il benessere seguendola sia dal lato clinico, sia del sostegno psicologico: 7000 accessi nel 2016, oltre 10mila prestazioni fornite. Non manca di ricordare l'ultimo nato, nel 2013: il Centro d'ascolto per violenza contro le donne e di genere; ma anche tutto il lavoro di rete con le istituzioni che si occupano del fenomeno: Authority Pari Opportunità, la Scuola e Università, le Forze dell'ordine.

Commissione Pari Opportunità: “Bassa rappresentanza femminile in politica, che cosa c'è da festeggiare?”
E' un vero e proprio atto d'accusa quello mosso dalla Commissione per le Pari Opportunità, in occasione dell'8 marzo: "Rimane poco da festeggiare – inizia - quando la rappresentanza femminile nella società civile è ancora ostacolata da retaggi e pregiudizi culturali duri a morire, quando le donne sono lontane dalle pari condizioni di lavoro e retribuzione rispetto ai colleghi maschi". L'accusa è rivolta in particolare alla politica sammarinese: "il popolo sammarinese non ha mai conosciuto una Reggenza tutta al femminile, non esistono donne nel congresso di Stato, nei partiti storici le donne sono assenti nelle posizioni di leadership". Rileva poi che a San Marino mancano "politiche per la promozione di responsabilità condivise all'interno delle famiglie ed è quasi sempre la donna a dover sacrificare le proprie ambizioni in nome di tutti".

Cgil-Cisl e Uil Rimini: un minuto di silenzio
“8 marzo. Uomo che fai? Fermiamoci un minuto”. La campagna di CGIL, CISL e UIL della Provincia di Rimini, contro la violenza sulle donne. Tante le aziende, gli enti, le associazioni di categoria che hanno già aderito al minuto di silenzio da osservare domani alle 11.30, condividendo l'intenzione di porre al centro dell'analisi il soggetto autore della violenza più che la vittima.

Dall'Emilia-Romagna fondi in contrasto alla violenza di genere
Dalla Regione Emilia-Romagna arrivano quattro milioni di euro, per il prossimo biennio, destinati alle politiche di genere e al contrasto alla violenza contro le donne. Insieme, decisa la nascita dell’Osservatorio regionale antiviolenza e del Tavolo permanente per le politiche di genere. E' l'assessore alle Pari Opportunità Emma Petitti a presentare l'impegno della regione, impegno anche economico, per rafforzare il percorso a tutela della parità tra uomini e donne. Dei 4 milioni, oltre un milione e mezzo è riservato alla gestione dei centri antiviolenza, oltre 432mial euro all'apertura di nuovi centri e case rifugio, 920mila destinati a formazione, inserimento lavorativo, autonomia abitativa. La Petitti ricorda anche il lavoro svolto dalla rete dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna: nel 20163431 si sono rivolte ai Centri e 225 sono quelle ospitate nelle strutture. La sentiamo in merito alla nascita dell'Osservatorio Regionale Antiviolenza e del Tavolo Permanente delle politiche di genere.

Messaggio del Vescovo Mons. Andrea Turazzi. All’inizio ci fu lo stupore: «Oh! Questa sì che è carne della mia carne» Quale dignità? Appunti per la Giornata della donna

Ultimamente oggetto della nostra preghiera e della nostra riflessione per l’«8 marzo» è stato una serie di interrogativi: “Quale bellezza?”, “Quale uguaglianza?”. Quest’anno: “Quale dignità?”.
Cosa si intende per dignità? Intendiamo la nobiltà che, per sua natura, ha l’essere dell’uomo e l’essere della donna, indipendentemente da ogni altra variabile. Nobile l’uomo, nobile la donna, ognuno per la sua natura, per il suo essere persona.
Si tratta di una dignità originaria, voluta dal Creatore: l’uomo e la donna sono immagine di Dio, a prescindere dal sesso, dall’età, dalla cultura, dall’attività, etc. È un riconoscimento che non viene dalla concessione di qualcuno o per rivendicazione. È, appunto, dignità originaria.
Dalla creazione in poi è andata via via svalutandosi la dignità della donna, per l’ingresso del peccato nel mondo che ha alterato le relazioni e per lo sviluppo di una cultura di prepotenza e di seduzione. La dignità della donna ha dovuto gradualmente e faticosamente imporsi nel corso dei secoli. Aiuta tornare alla testimonianza dei Vangeli dove è ben visibile l’atteggiamento controcorrente e originale di Gesù verso le donne. Più vicino a noi sono da riprendere le riflessioni della Dottrina Sociale della Chiesa, in particolare la lettera di Giovanni Paolo II Mulieris Dignitatem, come i tanti pronunciamenti di papa Francesco.
Perché una Giornata della donna?
Il fatto che si dedichi una giornata alla donna è anzitutto segno di un faticoso processo ancora in atto; è appello alla conversione, cioè al cambiamento di mentalità e di azione, è desiderio di preghiera col tono della lode per il dono della diversità, col tono della richiesta di perdono per la dignità misconosciuta, col tono della intercessione per tutte le esistenze femminili calpestate.
Riaffermiamo insieme pari dignità per la donna, cioè pari diritti, pari doveri, pari opportunità. Ma questo non significa per la donna, di per sé, fare tutto quello che fa l’uomo dimenticando e mortificando la propria specificità: il femminile, il proprium dell’essere donna, il suo genio sono da riconoscere, valorizzare e promuovere.
C’è un proprium che risplende nella maternità: la donna è chiamata a partorire l’uomo, in senso fisico, ma anche morale, spirituale, culturale; è chiamata ad una maternità biologica, ma anche ad una maternità che è capacità di accogliere e di far crescere.
Tutti riconoscano la dignità della donna, a partire da lei stessa, perché ne abbia una piena consapevolezza. L’uomo, da parte sua, superi lo spirito di dominio; all’inizio non vi era il potere, ma lo stupore: «Oh! Questa sì che è osso delle mie ossa e carne della mia carne» (cfr. Gn 2, 23). L’uomo e la donna sono “uno nella diversità dei due”, e non solo nella sponsalità: creati ad immagine di Dio.

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