Differenti i motivi, medesima la scelta di portare la protesta davanti Palazzo Pubblico, durante i lavori consiliari. Da un lato, i correntisti Asset, in piazza a una sola settimana dall'ultima manifestazione. Sono tornati a invocare lo sblocco dei conti, a quasi sette mesi dal commissariamento di Asset. “Nessuna informazione dal Governo, non solo sui tempi, ma neppure su come stia procedendo l'iter di passaggio delle posizioni in Cassa di Risparmio – torna a dire il portavoce Bruno Macina. Abbiamo l'impressione – aggiunge – che il governo abbia appiccato il fuoco e ora non sappia come spegnerlo”. Domani una delegazione dei correntisti incontrerà le organizzazioni sindacali alla CSU, che proprio ieri è intervenuta anche su un altro fronte, quello delle garanzie ai dipendenti, di Asset come di Carisp - durante l'incontro con l'ANIS, il Presidente di Cassa di Risparmio, i segretari Celli e Zafferani.
In Piazza della Libertà anche i cittadini del castello di Acquaviva per una protesta duplice: contro l'installazione dell'antenna di telefonia mobile a Gualdicciolo e per esprimere preoccupazione sul possibile ampliamento dell'insediamento produttivo della cartiera Ciacci. Cittadini che, dopo averle esibite durante la serata pubblica, hanno portato anche in Piazza le sagome con lenzuolo bianco: “Nessuna volontà di offendere personalmente i segretari Zafferani e Michelotti, ma solo un gesto simbolico nato dal rammarico per l'assenza delle istituzioni”. Così ha spiegato il capitano di Castello di Acquaviva Lucia Tamagnini che è tornata anche sul ruolo di mediazione della Giunta, invocando il dialogo. “Non abbiamo cambiato posizione – dice – la Giunta conferma il parere positivo all'antenna, si chiede solo di valutare una collocazione lontana dal centro abitato”.
AS
In Piazza della Libertà anche i cittadini del castello di Acquaviva per una protesta duplice: contro l'installazione dell'antenna di telefonia mobile a Gualdicciolo e per esprimere preoccupazione sul possibile ampliamento dell'insediamento produttivo della cartiera Ciacci. Cittadini che, dopo averle esibite durante la serata pubblica, hanno portato anche in Piazza le sagome con lenzuolo bianco: “Nessuna volontà di offendere personalmente i segretari Zafferani e Michelotti, ma solo un gesto simbolico nato dal rammarico per l'assenza delle istituzioni”. Così ha spiegato il capitano di Castello di Acquaviva Lucia Tamagnini che è tornata anche sul ruolo di mediazione della Giunta, invocando il dialogo. “Non abbiamo cambiato posizione – dice – la Giunta conferma il parere positivo all'antenna, si chiede solo di valutare una collocazione lontana dal centro abitato”.
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