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Dopo il sequestro da parte del NOE di Bologna, Rovereta si difende: "Sempre rispettato norme e parametri"

21 feb 2019
Peo PivaDopo il sequestro da parte del NOE di Bologna Rovereta si difende: "Sempre rispettato norme e parametri"
Dopo il sequestro da parte del NOE di Bologna Rovereta si difende: "Sempre rispettato norme e parametri" - Nel video l'intervista all'<strong>Amministratore Delegato di Petroltecnica, Peo Piva</strong>
Dopo il sequestro operato dai NOE presso lo stabilimento della Petroltecnica di Cerasolo, la Rovereta si difende: gli impianti contestati sono conformi alle normative, sostengono e “mettere in discussione il nostro operato, le nostre tecniche e metodologie utilizzate vuol dire mettere in discussione il modo in cui in Italia vengono trattati i rifiuti e i terreni da tutti gli operatori del settore” hanno spiegato i vertici aziendali, che contestano i parametri con cui sono stati sanzionati.

Il sequestro preventivo effettuato dai NOE di Bologna, si precisa, riguarda un’area di stoccaggio che appartiene all’attività esclusiva di Rovereta.
L'azienda di recupero rifiuti e trattamento di terreni e acque inquinate da idrocarburi, è un'azienda di Petroltecnica, anche se quest'ultima non viene coinvolta nel sequestro, ma inevitabilmente la situazione va a ripercuotersi negativamente su tutto il gruppo.

Due, lo ricordiamo, le principali motivazioni per il sequestro: la non ottemperanza alle prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale e la questione delle emissioni odorigene.
“È sproporzionato ed è un accanimento”, perchè secondo l'AD di Petroltecnica gli odori sgradevoli sarebbero da ricondursi anche ad aziende limitrofe, site in prossimità dell'area produttiva circostante.

Nel video l'intervista all'Amministratore Delegato di Petroltecnica, Peo Piva

Silvia Sacchi

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