Logo San Marino RTV

"Miraggio": il residente a San Marino è Giuseppe Toniolo

23 lug 2009
GdFfidejussioni
fidejussioni
Giuseppe Toniolo non solo non è stato arrestato – come sembrava in un primo momento – ma sta trascorrendo queste ore a San Marino, dove è regolarmente residente. Sul Titano negli ultimi anni ha ottenuto il nulla osta e poi ceduto diverse società, almeno due delle quali, nel settore immobiliare: la Work and Stay – di cui non è più amministratore – e la Nereide Srl. Per il nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza di Roma, Toniolo è il “signor 5%” colui cioè che riciclava attraverso banche sammarinesi i proventi delle false fidejussioni trattenendo una percentuale. Circa un mese fà non è stato possibile notificargli sul Titano un atto giudiziario in cui era parte lesa, pertanto è stato ritenuto ufficiosamente “irreperibile”, ma testimoni lo hanno visto in queste ore in Repubblica. Secondo notizie di stampa, la Procura di Roma, starebbe per emettere un mandato di cattura internazionale. Il passo successivo potrebbe essere quello della richiesta di estradizione. Al momento – va detto – Toniolo è si indagato, ma non c’è alcun rinvio a giudizio e non può essere considerato colpevole di alcunché. Ha contattato un avvocato difensore presso il foro di Roma che domani depositerà la nomina.
Continua a suscitare reazioni contraddittorie, intanto, il sequestro operato dalla Guardia di Finanza al Consolato sammarinese di Rimini. L’oggetto del contendere è proprio il materiale sequestrato e cioè fascicoli di 3-4 società facenti capo a Toniolo e domiciliate al Consolato. “La guardia di finanza – spiega il console Battistini – considera quel materiale di carattere amministrativo, mentre per noi è materiale di natura diplomatica”. Di qui la trattativa durata alcune ore, tra il console – in continuo contatto con le autorità sammarinesi – e le Fiamme Gialle. Trattativa che martedì si è conclusa con la consegna delle carte agli agenti. L’atto di sequestro e le modalità verranno presumibilmente contestate in sede giudiziaria anche se quei documenti pare che non aggiungano o tolgano più di tanto, ai fini dell’indagine.

Luca Salvatori

Riproduzione riservata ©