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Italiani troppo distratti, soprattutto alla guida

24 lug 2010
Italiani troppo distratti, soprattutto alla guidaItaliani troppo distratti, soprattutto alla guida.
Italiani troppo distratti, soprattutto alla guida.
E’ la disattenzione una delle cause principali della maggior parte degli incidenti stradali. Lo ammette il 51% degli automobilisti del Bel Paese. Telefonate, cambio delle stazioni radio, utilizzo del navigatore; basta un attimo e il danno è fatto. La Fondazione Ania per la sicurezza stradale ha lanciato la campagna 'Pensa a guidare' contro la distrazione al volante. Nella speranza di ridurre gli oltre tre milioni e mezzo di incidenti, 2/3 dei quali causati proprio da errate condotte di guida. Rischi che gli automobilisti conoscono bene ma che sottovalutano davanti al volante. Molti, addirittura, trasformano l’abitacolo in una succursale dell’ufficio. Il 90%, infatti, tra le attività più pericolose indica l'utilizzo del Pc. Seguono, a ruota: mangiare o bere, fumare, parlare con il cellulare, digitare un Sms o comporre un numero telefonico. Generalmente sono i più giovani, tra i 18 e i 24 anni, a scrivere Sms o inserire un CD, mentre cambiare i canali della radio o telefonare è un tipico comportamento delle persone tra i 25 e i 44 anni. Al contrario, interagire con il navigatore e leggere il giornale è un comportamento tipico degli autisti over45. Insomma, ogni fascia d’età ha sua “specializzazione” in cattive abitudini.

Monica Fabbri

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