Al Quirinale la cerimonia per la Giornata della Memoria: protagonista Liliana Segre, da poco nominata senatrice a vita dal Presidente Mattarella, proprio nell'80esimo dalla promulgazione delle leggi razziali.
87 anni, un pensiero cristallino e uno spirito indomito, che non ha paura anche di criticare il Giorno della Memoria se relegato quasi solo a un giorno l'anno.
Ha saputo commuovere, quando ha ricordato insieme a Pietro Terracina, gli orrori della deportazione, iniziata quando era bambina e le fu impedito di andare a scuola, senza un perché.
Il presidente Mattarella ha ricevuto un sincero grazie da Noemi Di Segni, presidente delle comunità ebraiche: “Memoria – ha detto – è anche nominare una senatrice a vita”. E netta è stata la presa di posizione del Capo dello Stato, che ha definito le leggi razziali “un capitolo buio, una macchia indelebile e una pagina infamante della nostra storia”.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista alla senatrice Liliana Segre, e l'intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
87 anni, un pensiero cristallino e uno spirito indomito, che non ha paura anche di criticare il Giorno della Memoria se relegato quasi solo a un giorno l'anno.
Ha saputo commuovere, quando ha ricordato insieme a Pietro Terracina, gli orrori della deportazione, iniziata quando era bambina e le fu impedito di andare a scuola, senza un perché.
Il presidente Mattarella ha ricevuto un sincero grazie da Noemi Di Segni, presidente delle comunità ebraiche: “Memoria – ha detto – è anche nominare una senatrice a vita”. E netta è stata la presa di posizione del Capo dello Stato, che ha definito le leggi razziali “un capitolo buio, una macchia indelebile e una pagina infamante della nostra storia”.
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Nel video l'intervista alla senatrice Liliana Segre, e l'intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
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