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Nuova normativa europea: no a pubblicità positiva sui cibi grassi

17 giu 2010
Nuova normativa europea: no a pubblicità positiva sui cibi grassiNuova normativa europea: no a pubblicità positiva sui cibi grassi
Nuova normativa europea: no a pubblicità positiva sui cibi grassi
“Nutella fuori legge, nutella fuori mercato”. Lancia l’allarme la Ferrero, madre della crema di nocciola più amata al mondo, dopo che il Parlamento Europeo ha approvato la nuova direttiva sulle etichette alimentari. Manca il sì del Consiglio dei Ministri, ma la direttiva fa già scalpore: vieta di fare pubblicità positiva ad alimenti ad alto contenuto di grassi e sali. Non solo Nutella, ma in genere cioccolata, dolci, panettoni, tutti quei prodotti che hanno più del 10% di zucchero, del 4% di grassi, o di 2 milligrammi di sodio non potranno più essere oggetto di campagne promozionali che ne esaltino le qualità nutrizionali. Fissate rigide misure per un consumo sicuro: l’etichetta del prodotto dovrà indicare l’esatta quantità di lipidi, zuccheri, sali e calorie. Allegate anche tabelle con le quantità giornaliere consigliate. Sventato per pochi voti un altro attacco al made in Italy: bocciata la proposta di porre in confezione un bollino rosso, verde o giallo ai prodotti con alta quantità di sali e grassi. A rischio sarebbero stati alimenti di punta del made in Italy: lardo di Colonnata, prosciutto, formaggi, persino le pizze surgelate.

Annamaria Sirotti

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