Mai così tanti turisti in giro per l'Italia come nell'ultimo ponte appena trascorso: quasi 10 milioni di presenze, in testa le città d'arte.
Tra il 25 aprile e il 1° maggio le presenze turistiche hanno sfiorato i cinque milioni nelle strutture alberghiere e i 4 milioni e mezzo in quelle extra alberghiere, come bed & breakfast, appartamenti e case private, agriturismi, per un totale di 9 milioni e mezzo di presenze in Italia: mai così tanti turisti in giro per la penisola negli ultimi cinque anni, dice la Cna, confederazione nazionale artigianato, commentando il giro d'affari, che si aggira sui 2 miliardi e 700 milioni di euro. Rispetto al 2017 il movimento economico è aumentato del 9,5%.
Il grosso delle presenze, cresciute del 13,5% in un anno, nelle città d'arte, Venezia e Roma in testa: cercare di entrare al Colosseo, uno dei monumenti più visitati in assoluto, è stata impresa non da poco. Tanto che, dopo ore di fila sotto al solleone, col termometro che segnava 30 gradi, alla biglietteria comunicavano che era stata raggiunta la capienza massima per l'Anfiteatro Flavio, e che gli ingressi sarebbero stati rallentati per motivi di sicurezza. Le città, si diceva, si sono accaparrate fino al 90% delle presenze, il resto sui litorali marittimi. Un anticipo d'estate col botto che fa dunque ben sperare per la prossima stagione.
Francesca Biliotti
Tra il 25 aprile e il 1° maggio le presenze turistiche hanno sfiorato i cinque milioni nelle strutture alberghiere e i 4 milioni e mezzo in quelle extra alberghiere, come bed & breakfast, appartamenti e case private, agriturismi, per un totale di 9 milioni e mezzo di presenze in Italia: mai così tanti turisti in giro per la penisola negli ultimi cinque anni, dice la Cna, confederazione nazionale artigianato, commentando il giro d'affari, che si aggira sui 2 miliardi e 700 milioni di euro. Rispetto al 2017 il movimento economico è aumentato del 9,5%.
Il grosso delle presenze, cresciute del 13,5% in un anno, nelle città d'arte, Venezia e Roma in testa: cercare di entrare al Colosseo, uno dei monumenti più visitati in assoluto, è stata impresa non da poco. Tanto che, dopo ore di fila sotto al solleone, col termometro che segnava 30 gradi, alla biglietteria comunicavano che era stata raggiunta la capienza massima per l'Anfiteatro Flavio, e che gli ingressi sarebbero stati rallentati per motivi di sicurezza. Le città, si diceva, si sono accaparrate fino al 90% delle presenze, il resto sui litorali marittimi. Un anticipo d'estate col botto che fa dunque ben sperare per la prossima stagione.
Francesca Biliotti
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