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Un sesto della popolazione mondiale muore di fame

20 set 2010
Un sesto della popolazione mondiale muore di fame
Un sesto della popolazione mondiale muore di fame
Quando si parla di fame nel mondo, i numeri di quanti muoiono ogni giorno sono talmente alti da lasciare sconvolti, annichiliti. L’anno scorso non avevano cibo a sufficienza un miliardo e 23 milioni di persone. Un sesto della popolazione del pianeta. Oggi, per la prima volta in quindici anni, il numero è in calo: non supera i 925 milioni. «Una cifra comunque inaccettabilmente alta – ha sottolineato il direttore della Fao Jacques Diouf. Impossibile farsi prendere dall’entusiasmo. Il picco record raggiunto lo scorso anno è stato un colpo durissimo. Ma cento milioni in meno è comunque un risultato, una flebile luce di speranza nel buio della miseria più nera. Siamo ancora lontanissimi dal dimezzare la percentuale degli affamati, ma “l’obiettivo del Millennio – dichiara Diouf – non va lasciato cadere». Il 20 settembre, a New York, verrà fatto il punto della situazione. Il calo degli affamati nel mondo - sottolinea la Fao - è dovuto alla discesa dei prezzi alimentari dopo i picchi del 2008 e alla crescita economica registrata nell’area asiatica al traino di Cina e India. La geografia della malnutrizione resta sbilanciata. Al primo posto troviamo Asia-Pacifico, poi Africa sub-sahariana, America latina, Nordafrica, Medio Oriente. Ma non ci sono solo i paesi in via di sviluppo, anche i paesi ricchi devono vedersela con una quota considerevole di affamati. 19 milioni di europei e nordamericani sono vittime di una invisibile carestia in mezzo al benessere.

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