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La squadra mobile di Rimini ha liberato un finanziere turco sequestrato il 14 maggio

27 mag 2010
La squadra mobile di Rimini ha liberato un finanziere turco sequestrato il 14 maggio
La squadra mobile di Rimini ha liberato un finanziere turco sequestrato il 14 maggio
Si chiama Adnan Sakli, ed è stato rapito il 14 maggio scorso in un appartamento di Miramare dove si trovava ospite di una coppia di amici. Sono stati loro a dare l’allarme dopo che alle 7.30 della mattina del 14 maggio cinque/sei persone, armate e con la pettorina della polizia, avevano prelevato Sakli, sostenendo di essere agenti della questura di Pescara. Un rapimento apparso subito anomalo e tenuto segreto. Nel più assoluto riserbo la squadra mobile di Rimini grazie alle indicazioni dei coniugi che ospitavano Sakli e utilizzando anche le intercettazioni telefoniche, voip, ed email sono risaliti prima agli ideatori del rapimento e successivamente alla cellula principale che operava a Roma. Il 18 maggio il blitz nel corso del quale sono state arrestato 9 persone, 8 italiani e un etiope. Adnan Sakli era stato rapito perché proprietario di 25 miliardi di euro, depositati in diverse banche. In cambio della sua liberazione i rapitori volevano una procura firmata per gestire il denaro. Il rapito, di origine turca con passaporto americano, era stato spostato da Miramare ad un casolare di Chiusi e successivamente a Roma dove avrebbe dovuto firmare la procura di fronte ad un notaio. La polizia lo ha liberato nei pressi dello studio notarile. Sakli è conosciuto nel mondo dell’alta finanza e la sua posizione economica è ancora al vaglio degli inquirenti di Rimini e Bologna.
Nel video l'intevista al Capo della Mobile riminese, Nicola Vitale.

Myriam Simoncini

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