E' stato l'evento sismico italiano più potente, da quello che nel 1980 devastò l'Irpinia. Erano le 7.40 di mattina, il 30 ottobre dello scorso anno, quando una scossa di magnitudo 6.5 – a 9 chilometri di profondità – sconvolse gli abitati della Valnerina, già seriamente danneggiati dal terremoto di due mesi prima nel Centro Italia. L'epicentro a 5 chilometri da Norcia. La città registrò nuovi e più pesanti crolli, a partire dalla Basilica di San Benedetto, di cui resta in piedi oggi soltanto la facciata. Colpiti anche altri centri di questa zona dell'Umbria, come Preci, Cascia e Castelluccio. Miracolosamente, in questo caso, non si verificarono vittime. Ma i danni infrastrutturali, e al patrimonio artistico, furono incalcolabili; per non parlare dei gravissimi disagi per la popolazione, stremata dai precedenti fenomeni sismici. Numerose le famiglie ancora in attesa di una sistemazione adeguata. Decine di persone, questa mattina, si sono ritrovate a Norcia – in Piazza San Benedetto – per ricordare quanto accaduto. Alle 7,41 hanno suonato le campane e poi, in un grande silenzio pieno di emozione, i monaci benedettini hanno intonato il canto “Veni Creator”. Altre iniziative sono previste nei prossimi giorni.
Riproduzione riservata ©
