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Ucraina: confronto Mosca-Kiev a L'Aia

11 mar 2017
Victoria PolischukUcraina: confronto Mosca-Kiev a L'Aia
Ucraina: confronto Mosca-Kiev a L'Aia - la corrispondenza settimanale di Victoria Polischuk
A L'Aia, in Olanda, prosegue il confronto tra Russia e Ucraina. Nel corso delle audizioni al tribunale de L'Aia, i rappresentanti russi hanno affermato che i militanti armati nel Donbass utilizzano armi, trovate nelle miniere, dove erano custodite dall'epoca sovietica. In ogni caso non potrebbero rispondere sulla provenienza delle armi russe moderne. Il Ministro degli Esteri dell'Ucraina ha intentato una causa, di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia, riguardante le violazioni della Russia alla Convenzione ONU sulla lotta al finanziamento del terrorismo e alla Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale. La Russia considera la guerra nel Donbass nient'altro che una crisi interna e nega qualsiasi consegna di armi ai militanti. Sfortunatamente, secondo gli esperti, anche in caso di vittoria dell'Ucraina la Russia potrebbe rifiutarsi di applicare la sentenza. Infatti, nel 2015, Vladimir Putin firmò una legge in base alla quale la Corte Costituzionale russa può definire le decisioni delle Corti internazionali inattuabili se contraddicono la Costituzione della Russia. In questo caso, la sentenza avrebbe un significato esclusivamente politico. Lunedì 13 Marzo inizierà la seconda fase del procedimento nei confronti del capo del Servizio Fiscale Nazionale Roman Nasirov, che si trovava in ospedale il giorno in cui è stata annunciata la sua incriminazione. I legali tentano di impugnare la misura preventiva che consiste nell'arresto per 2 mesi o in una cauzione di 100 milioni di grivnie. Nasirov è accusato di aver provocato perdite allo Stato per 2 miliardi di grivnie. Nella storia dei processi criminali in Ucraina non era mai stata decisa una cauzione così elevata. Il funzionario sotto accusa afferma di non possedere tanto denaro. Secondo l'ufficio Anticorruzione ci sono prove di una triplice cittadinanza di Nasirov. Possiede un passaporto ungherese e uno del Regno Unito, ma non ha possibilità di scappare all'estero. Dall'Ucraina Victoria Polischuk

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