Logo San Marino RTV

Ucraina: dibattito internazionale sulla questione della lingua nelle scuole

17 feb 2018
Victoria PolischukUcraina: dibattito internazionale sulla questione della lingua nelle scuole
Ucraina: dibattito internazionale sulla questione della lingua nelle scuole - Oggi a Monaco il presidente Poroshenko ha ricordato ancora una volta che non c'è conflitto in Ucrain...
Oggi a Monaco il presidente Poroshenko ha ricordato ancora una volta che non c'è conflitto in Ucraina; c'è un'aggressione dal lato del Paese vicino. La conferenza annuale internazionale sulla sicurezza quest'anno discute la possibilità di introdurre a tutti gli effetti una missione di pace delle Nazioni Unite per la parte occupata del Donbas. Nel frattempo, l'Osce indica nuovi assalti a veicoli aerei senza pilota e interferenze nelle operazioni e “la situazione nella linea di fuoco resta imprevedibile”.

L'Ungheria crea barriere nel dialogo ucraino con la Nato attraverso l'articolo della lingua nella legge ucraina sull'educazione. La legge obbliga le scuole a iniziare il processo di educazione esclusivamente in lingua ucraina e le lingue delle minoranze nazionali sono introdotte in un secondo momento in modo addizionale. Questo non piace agli ungheresi che vivono nella Transcarpazia. Budapest ha affrontato la minaccia e ha bloccato un meeting della Commissione Nato-Ucraina a livello dei ministri della difesa a Bruxelles. Questa settimana il Governo ucraino ha approvato e presentato al Parlamento una bozza di modifica alla legge che proponeva di estendere il periodo di transazione per i cambi di lingua per tre anni. A Bruxelles hanno enfatizzato che la disputa non vuol dire uno stop alla cooperazione Ucraina-Nato.

La Polonia supporta l'Ucraina nelle questioni più importanti, ma quelle storiche rimangono in agenda. Andrzej Duda, comunque, ha firmato emendamenti scandalosi alla legge sull'Istituto di rimembranza nazionale della Polonia e l'ha inviata alla Corte Costituzionale per un esame. La legge prevede la punizione per la negazione dei crimini dei nazionalisti ucraini, così come multe e la prigione per dichiarazioni pubbliche sul coinvolgimento dei polacchi nell'Olocausto.

Dall'Ucraina, Victoria Polischuk

Riproduzione riservata ©