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Ucraina: nuove violazioni della tregua nel Donbass

22 lug 2017
Victoria PolischukUcraina: nuove violazioni della tregua nel Donbass
Ucraina: nuove violazioni della tregua nel Donbass - La corrispondenza settimanale di Victoria Polischuk
Ogni volta la speranza è che la tregua in Donbass possa sortire effetti. Ma non è così. Negli ultimi 3 giorni 11 soldati ucraini sono stati uccisi e 15 feriti. Vari i feriti tra la popolazione civile. Oggi i terroristi hanno fermato 2 pattuglie OSCE ad un posto di blocco nei pressi della città occupata di Novoazovsk. I miliziani, violando gli accordi di Minsk, non hanno consentito agli osservatori di recarsi in città. Allo stesso tempo, le pattuglie hanno notato il movimento di diversi veicoli militari nei pressi del confine russo-ucraino. Nel frattempo, la riforma delle terre in Ucraina, che prevedeva il rilancio del mercato agricolo, si è fermata. Poiché le autorità e i semplici cittadini non riescono a decidere quale modello di mercato sia più efficace. Il Fondo Monetario Internazionale ha affermato che la riforma delle terre non è più una condizione, per l'Ucraina, per accedere alla prossima tranche di finanziamenti. C'è necessità di finalizzarla, guadagnare consensi e posticiparla nel tempo. “Siamo pronti, concettualmente, al 90%. Ora deve esserci un maggiore dibattito nella società, si tratta di una cosa molto importante”, ha detto il Primo Ministro Groisman. Il Governo proporrà la distribuzione delle terre agricole nell'interesse degli ucraini, vietando la vendita agli stranieri, e anche alle multinazionali. Si ricorda che le condizioni per la concessione all'Ucraina della quarta tranche, restano la riforma delle pensioni, l'accelerazione delle privatizzazioni e risultati concreti nella lotta contro la corruzione. La scorsa settimana, con grande scandalo, 2 deputati coinvolti in un caso di corruzione sono stati incarcerati, ma poi rilasciati con una cauzione di un milione di grivnie. In ogni caso, per tutto il periodo delle investigazioni, saranno privati dei loro passaporti.

la nostra corrispondente Victoria Polischuk

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