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Credito sammarinese: ripreso il processo per riciclaggio. A Lucio Amati avvocato d'ufficio

25 gen 2016
Credito sammarineseCredito sammarinese: ripreso il processo per riciclaggio. A Lucio Amati avvocato d'ufficio
Credito sammarinese: ripreso il processo per riciclaggio. A Lucio Amati avvocato d'ufficio - Saranno ascoltatati i testimoni: 37 quelli ammessi nella sessione in corso. in aula, tra gli altri,...
Non era in aula Lucio Amati e la rinuncia all'ultimo momento del mandato da parte dell'avvocato Luca della Balda avrebbe potuto facilmente tradursi in una sospensione dell'udienza. Invece, una volta assicurato all'avvocato d'ufficio Martina Mazza la possibilità di citare nuovamente i testimoni, è ripreso come da programma -davanti al giudice Gilberto Felici -il processo per riciclaggio a carico dei vertici del Credito Sammarinese. 37 i testi ammessi in questa sessione: ascoltati per il momento Patrizio Ettore Cherubini, responsabile del servizio di vigilanza di Banca Centrale e Nicola Veronesi, direttore di AIF e due sovrintendenti di polizia giudiziaria della Polizia Civile. Al di là dei tecnicismi il caso del riciclaggio di 1milione e 300 mila euro ritenuti provento del narcotraffico di Vincenzo Barbieri, 'ndranghetista assassinato nel marzo del 2011, analizzato a fronte di un world check negativo, in quanto le informazioni antiriciclaggio avevano evidenziato che si trattava di persona arrestata per narcotraffico internazionale e collegata alla cosca Mancuso. Un processo delicato e corposo: gli imputati sono saliti a 17, dopo che è stato unito il fascicolo nel quale è stato disposto il rinvio a giudizio di Raffaello Bressi, direttore dell'hotel bolognese dove Barbieri alloggiava e del Credito Sammarinese, che nelle prime udienze aveva chiesto di potersi costituire parte civile. E' la prima volta a San Marino che una banca deve rispondere come ente davanti ad un giudice. Sullo sfondo la vicenda che ebbe risalto mediatico, che vide la collaborazione tra giustizia italiana e sammarinese sì ma anche l'accusa per la Repubblica di essere la 'lavatrice' del narcotraffico, crocevia dello sdoganamento delle somme in odore di cocaina. Era la puzza di muffa ad impregnarle: lo dichiarò uno dei dipendenti del Credito, che sarà ascoltato in questa sessione del processo.

Sara Bucci

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