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Giudiziaria: condannati gli imputati di processo per riciclaggio di 320.000 euro

29 gen 2018
Il tribunale sammarineseGiudiziaria: condannati gli imputati di processo per riciclaggio di 320.000 euro
Giudiziaria: condannati gli imputati di processo per riciclaggio di 320.000 euro - Il reato presupposto è traffico internazionale di stupefacenti
Ha ritenuto credibile il castello accusatorio, il Commissario della Legge Battaglino, che ha condannato a 4 anni e 2 mesi Elio Gerardi; 2 anni ed un mese la sua ex moglie - Patrizia Federica Toschi – e la sorella Maria Cristina Toschi. 2 anni e 6 mesi, infine, alla madre di queste: Franca Buzzoni. Il Procuratore del Fisco, nella requisitoria, aveva sottolineato come non ci fossero dubbi che il reato presupposto, del riciclaggio, fosse il traffico internazionale di stupefacenti, che avrebbe visto coinvolto Elio Gerardi – oggi presente in aula - e il fratello Bruno, che si sospetta sia stato ucciso da gruppi criminali, a seguito del sequestro di un imponente carico di cocaina occultato in un forno. Secondo il PF, Gerardi avrebbe trasferito parte dei proventi di questa presunta attività di mediazione tra narcos messicani, e malavita organizzata italiana, dalla Svizzera a San Marino, con la collaborazione delle altre imputate. Quel denaro, hanno tuttavia affermato i legali degli imputati, nell'arringa, non aveva nulla a che vedere con il narcotraffico; ma era in realtà la parte – “in nero” - del corrispettivo della vendita di un immobile da parte del marito della Buzzoni, poi deceduto. 180 milioni in lire, che sarebbero stati consegnati a Gerardi – ai tempi un membro della famiglia -, per il timore di eventuali accertamenti fiscali. “E' un processo dell'apparenza – hanno detto gli avvocati -, una ricostruzione a logiche invertite”; da qui la richiesta di assoluzione. Il Giudice, però, ha deciso altrimenti. Mattinata dedicata all'escussione di testi, invece, per il procedimento che vede imputati Stefano Mammi, Marco Librizzi e Richard Patrizio Biondi. Devono rispondere – a vario titolo – di una consistente lista di reati: si va dalla bancarotta fraudolenta alla truffa aggravata ai danni dello Stato. La vicenda è quella della società sammarinese Materica srl, fallita nel 2013; e nella quale Mammi e Librizzi, in anni diversi, avevano rivestito la carica di amministratore unico. I due – secondo gli inquirenti – avrebbero sottratto dal patrimonio societario circa 280.000 euro. Ma non solo; tra il 2009 e il 2011 sarebbero state emesse - su consiglio di Biondi, consulente commercialista - fatture false, mai spedite; per ottenere illecitamente il rimborso della monofase. Diversi destinatari delle fatture, sentiti questa mattina, hanno dichiarato di non aver mai avuto rapporti con la Materica. Poi un piccolo colpo di scena: durante l'escussione della segretaria della società, il Commissario della Legge ha sospeso l'udienza. La testimone, infatti, stava rendendo dichiarazioni che potrebbero configurare l'ipotesi di concorso nel reato. Il Giudice Battaglino ha disposto allora un rinvio al 9 febbraio, affinché la donna possa rendere ulteriori dichiarazioni alla presenza di un legale. In quell'occasione sarà anche sentito il Dirigente dell'Ufficio Tributario.

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