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Maltrattamenti in casa riposo: Ps, anziani legati per ore

27 set 2017
il filmato girato dalla PoliziaMaltrattamenti in casa riposo: Ps, anziani legati per ore
Maltrattamenti in casa riposo: Ps, anziani legati per ore - Il video della Polizia girato all'interno della struttura
Legati "per ore, dai polsi, dalle caviglie o dall'addome a letti, sedie, termosifoni e divani", impossibilitati a "muoversi liberamente" o "ad andare in bagno". Emergono i primi dettagli sull'operazione condotta dalla Polizia che ha portato alla sospensione dall'esercizio del pubblico servizio nei confronti di un sacerdote di 60 anni, direttore della struttura religiosa-socio assistenziale 'Opera San Camillo' di Predappio e della sua più stretta collaboratrice, una donna quarantenne. I due sono stati ritenuti responsabili, in concorso, del reato di maltrattamenti nei confronti di anziani pazienti. La casa di cura del Forlivese - si legge in una nota della Polizia - è una delle 13 sedi presenti in Italia della 'Fondazione Opera San Camillo'. Le indagini condotte dagli uomini del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato con i colleghi della Squadra Mobile forlivese, evidenzia la nota, ha permesso di accertare come gli anziani pazienti fossero "sistematicamente sottoposti a pratiche illegali di contenimento, come l'essere legati per ore". In particolare, viene spiegato, i due indagati avrebbero optato per queste forme di contenimento dei pazienti al fine di "sopperire alla carenza di personale specializzato ed adibito all'assistenza socio-sanitaria". Gli agenti hanno sequestrato numerose cartelle cliniche, sono stati perquisiti tutti i locali della struttura e "sentite numerose persone informate sui fatti così da circostanziare le modalità delle pratiche illegali utilizzate". La Polizia di Stato, inoltre, ha provveduto a far nominare immediatamente un nuovo direttore della struttura.

Alle 6.30 di oggi, quando gli uomini della Squadra Mobile di Forlì hanno fatto irruzione nella sede di Predappio dell''Opera San Camillo' - che ospita oltre 30 pazienti, tutti in avanzata età, molti non autosufficienti - ne hanno trovato uno legato, mentre c'erano al lavoro solo due operatori, mentre altri due si apprestavano a dare loro il cambio. I locali, come riferito durante una conferenza stampa nella Questura forlivese, si trovano in condizioni igienico-sanitarie molto precarie, al punto che, in queste ore, gli ispettori subito inviati dall'Ausl stanno valutando se la struttura, dopo adeguata pulizia e sterilizzazione, possa essere agibile, anche solo parzialmente, o se sarà necessario trasferire altrove i pazienti

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