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Rivisitato in chiave minimal, senza fiori nè scalinate, è partito il 60° Festival di Sanremo

17 feb 2010
Rivisitato in chiave minimal, senza fiori né scalinate, è partito il 60° Festival di Sanremo
Rivisitato in chiave minimal, senza fiori né scalinate, è partito il 60° Festival di Sanremo
Si consiglia la visione. Lo dicono Paolo Bonolis e Luca Laurentis che accendono il festival e nelle loro gag condite di battute su Rai e politica elencano tre buone ragioni per guardare la gara, la più importante: perché a Sanremo può succedere di tutto e infatti è scesa da un’astronave la signora in rosso della sessantesima edizione Antonella Clerici, unica conduttrice delle kermesse. C’è chi l’ha definita brava ma sola, e chi parla di festival della finzione. Lei comunque sembra in cerca di un interlocutore e allora alza gli occhi e parla spesso con la giuria demoscopica che invade il loggione. La stessa che ieri ha eliminato Toto Cotugno che steccava, Nino D’Angelo e il trio Pupo, Emanuele Filiberto, Luca Canonici, già fischiato durante l’esibizione. 15 artisti hanno sfilato sul palco, veterani come Enrico Ruggeri e Irene Grandi e le promesse dei talent show Noemi e Marco Mengoni di X Factor o Valerio Scanu della scuderia di Amici. Ma Sanremo è anche ospiti. Il calciatore Antonio Cassano è stato il cavaliere di Antonella, a più riprese è tornato sul palco per farsi Dita Von Teese col suo Burlesque, Susan Boyle, l'artista di Britain's Got Talent resa celebre da YouTube il cui album “I dreamed a dream” ha venduto nel mondo otto milioni di copie. E Morgan? Dopo tutte le polemiche è stato solo letto, un passo della sua canzone è riuscito ad arrivare sul palco.

Valentina Antonioli

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