Il lavoro frontaliero a San Marino rappresenta la realtà occupazionale più importante dell’area. Con queste parole Davide Siliquini, italiano impiegato in Repubblica, ha preso carta e penna ed ha scritto al ministro per gli Affari Esteri Giulio Terzi, per ricordare le principali criticità che ancora gravano sui frontalieri, dalla doppia imposizione fiscale alla franchigia sul viale del tramonto al tema dei diritti, e sollecitare così adeguate risposte da parte del governo italiano. E il ministero ha risposto. Alessandro Pignatti, vice direttore generale per l’Unione europea e ministro plenipotenziario, ha rassicurato sul fatto che la situazione dei seimila frontalieri è oggetto di particolare attenzione da parte del ministro Terzi; il governo italiano si è anche impegnato a sensibilizzare le autorità sammarinesi affinché la situazione dei frontalieri possa proseguire con la stessa intensità anche in futuro. L’accordo firmato il 13 giugno scorso sarà ratificato da entrambi gli Stati, unitamente alla convenzione bilaterale contro le doppie imposizioni firmata a Roma il 12 marzo 2002. E’ indispensabile, ricorda infine il lavoratore, che dopo la ratifica il Parlamento italiano provveda a varare una legge ordinaria che risolva in maniera definitiva il problema della doppia imposizione fiscale, perché dal 2013, senza questa legge e senza franchigia, le tasse in Italia si pagherebbero sul 100% dell’imponibile.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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