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Siae, dopo l'addio di Fedez è veramente fine di un monopolio?

24 mag 2016
Il cantante FedezSiae, dopo l'addio di Fedez è veramente fine di un monopolio?
Siae, dopo l'addio di Fedez è veramente fine di un monopolio? - E' stata una decisione che ha fatto discutere: il cantante Fedez lascerà la Siae per affidarsi a un'...
In principio fu il grammofono: lo strumento più utilizzato, nel lontano passato, per godere della musica anche a casa. Per decenni, icone pop e canzoni hanno fatto la fortuna dell'industria dell'intrattenimento. Poi venne Internet, che per il settore fu come una delle Piaghe d'Egitto.

Il mondo cambia e gli antichi monopoli si disgregano, forse. Il cantante italiano Fedez di recente ha annunciato di voler abbandonare la Siae, per affidarsi, dal 2017, alla società inglese Soundreef. La notizia ha fatto clamore e sul web si è iniziato a parlare del futuro dello sfruttamento economico del diritto d'autore, magari per la contentezza dei musicisti che vedono nella Siae un ente ormai superato. Ma ad oggi il monopolio ancora esiste.

Il mercato dei diritti d'autore Siae vale 462 milioni di euro di compensi liquidati ogni anno, con 80mila autori ed editori iscritti. In Italia i 'diritti connessi', ad esempio il denaro che si può fare quando una canzone è suonata ad un concerto, sono già liberalizzati. E mentre si attendono gli scenari futuri, c'è chi guarda con preoccupazione a una liberalizzazione completa.

Nel servizio, l'intervista a Giordano Sangiorgi, presidente Audiocoop e organizzatore del Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza

Mauro Torresi

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