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Riunto il Cda di Carisp: vicina la nomina di Giacomini

11 giu 2012
San Marino - Riunto il Cda di CarispRiunto il Cda di Carisp: vicina la nomina di Giacomini
Riunto il Cda di Carisp: vicina la nomina di Giacomini - -
La designazione di Pietro Giacomini alla presidenza della Cassa di Risparmio sembrerebbe oramai cosa fatta anche se CdA della Fondazione dovrà esprimersi prima di passare all'assemblea dei soci l'ultima parola. Per il Governo, che interviene significativamente nel processo di rafforzamento del capitale sociale, Giacomini diventa una figura di garanzia, in linea con le sollecitazioni di Banca Centrale e dello stesso Fondo Monetario, che esortavano a valutare attentamente rischi e passaggi del finanziamento nella ricapitalizzazione. Una richiesta che la Fondazione sembra orientata ad accogliere favorevolmente. Oltre 30 anni al servizio della pubblica amministrazione, alla direzione delle Segreterie di Stato agli Esteri e alle Finanze, Giacomini si appresta a prendere il posto di Leone Sibani e a guidare la Cassa in un momento particolarmente difficile e delicato, dopo la chiusura della partita Delta. Nei giorni scorsi l'unico ostacolo sembrava quello dei requisiti fissati dal regolamento di Banca Centrale, che imponeva esperienze dirette nel mondo bancario. Ma sia il curriculum di Giacomini e sia le normative vigenti in campo internazionale, hanno suggerito alla stessa Banca Centrale di dare il via libera a quella che negli ultimi giorni sembrava l'unica candidatura accreditata. Ma sul tavolo c'è anche la nuova composizione del Consiglio di Amministrazione, sul quale restano aperte una serie di ipotesi. Il Governo sembrerebbe aver suggerito alla Fondazione di aspettare l'esito della votazione della legge per l'intervento economico ma anche di valutare attentamente le sollecitazioni arrivate dallo stesso esecutivo e da Banca Centrale, proprio in risposta alle richieste di massima garanzia, per prevedere figure professionali capaci di assistere al meglio i vertici della banca nella governance. Una partita che si gioca con la conferma di un paio di consiglieri uscenti e la possibilità di nominare giovani professionisti, senza escludere il ricorso a figure di elevata esperienza in campo finanziario.

Sergio Barducci

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