Spesso si presentano le stesse persone, imprigionate in un vortice di criticità da cui è difficile uscire. Ma ci sono anche facce nuove, cittadini o residenti che compilano la domanda per la prima volta. Hanno perso il lavoro, sono in mobilità, ci sono donne separate con figli, senza aiuto economico, con mutuo e bollette da pagare. Alcune crollano, piegate dalla paura e dalla vergogna. Sono momenti di grande tensione, in cui il sindacato consola, impotente. E’ una dura prova emotiva per chi compila le domande e per chi le consegna. “E’ uno scenario che pochi anni fa non avremmo mai immaginato”, dice Ivan Toni della CSdL. Impossibile non partecipare al disagio. Qualcuno ha la sensazione che quest’anno le domande saranno più numerose. L’anno scorso ne arrivarono 506; solo 281 ricevettero un sostegno. Negli ultimi giorni c’è stata una vera e propria corsa: servivano copia della busta paga, rate pagate, rette per asili pubblici e privati. Come spesso capita in questi casi, molti hanno aspettato l’ultimo momento per consegnare i documenti necessari. In entrambi i sindacati c’è chi segue le pratiche ormai da tempo, ha imparato a conoscere le difficoltà di chi chiede aiuto. La Segreteria alle Finanze, dopo l’estate, riunirà il comitato di valutazione. L’intervento vuole essere mirato, e riguarderà solo chi versa nelle situazioni più critiche.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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