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Tav congelata, M5S accusato di voto di scambio dopo aver salvato Salvini

22 feb 2019
ParlamentoTav congelata, M5S accusato di voto di scambio dopo aver salvato Salvini
Tav congelata, M5S accusato di voto di scambio dopo aver salvato Salvini - Intanto però i pentastellati esultano per i dati Inps sull'occupazione: più contratti stabili nel 20...
Il M5S sta completando la trasformazione in partito, mentre viene accusato di voto di scambio per aver salvato Matteo Salvini dalla richiesta di autorizzazione a processo.

Il Movimento 5 Stelle si prepara a diventare partito a tutti gli effetti? Così parrebbe dopo il vertice a tre tra Grillo, Casaleggio e Di Maio: si pensa a una cabina di regia a livello nazionale, a segretari regionali e a far cadere il tabù del vincolo del doppio mandato, magari solo per i candidati alle comunali, ad esempio il presidente della Camera Fico, dopo due mandati in Parlamento, si potrebbe candidare a sindaco di Napoli, o la sindaca di Roma Raggi, dopo due mandati in consiglio comunale, potrebbe candidarsi in Parlamento. A proposito di Parlamento, approvata dalla maggioranza la mozione che ridiscute integralmente il progetto sulla Tav Torino-Lione. Per qualcuno si tratta di un ritorno alla vecchia politica, al caro vecchio voto di scambio.
A pensarlo è anche un 5Stelle, oggi ex poiché espulso, come il senatore Gregorio De Falco.
Al Senato il presidente del Consiglio Conte ha voluto tranquillizzare tutti sulle voci di una possibile manovra aggiuntiva poiché, dopo luglio, potrebbero servire ben 4 miliardi.
Nel frattempo gli indici Inps fanno esultare la maggioranza: nel 2018 sono aumentati i contratti stabili, dai 299mila del 2017 ai 527mila dell'anno scorso, +76,2%. Sempre nel 2018 però, le richieste di disoccupazione sono arrivate a oltre 2 milioni, +5,8%. Sempre dall'Inps arriva la sorpresa su quota 100: la maggior parte delle domande arriva dal sud, e non dal nord come sperava la Lega per favorire soprattutto l'uscita dal lavoro degli operai. Su 60.704 richieste di pensione con quota 100, il 41,8% arriva dal Mezzogiorno, il 36% dal nord e il 22,1% dal centro.

Francesca Biliotti

Nel video gli interventi in Parlamento di Graziano Delrio (Pd) e Gregorio De Falco (gruppo misto Senato) e di Giuseppe Conte presidente del Consiglio

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