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Israele: la corrispondenza settimanale di Massimo Caviglia

24 ott 2018
Massimo CavigliaIsraele: la corrispondenza settimanale di Massimo Caviglia
Israele: la corrispondenza settimanale di Massimo Caviglia
Nel suo intervento di oggi all'assemblea delle federazioni ebraiche americane, il premier Netanyahu ha rivelato che Israele ha impedito un attentato di Hamas in Cisgiordania per eliminare il presidente palestinese Abu Mazen.

"Se non ci saremo noi ci saranno loro" - ha aggiunto - "come accaduto quando abbiamo lasciato Gaza, dove Fatah aveva quindicimila combattenti armati e Hamas ne aveva tremila, ma in un paio di settimane ha cacciato Al Fatah. Non possiamo permettere che accada in Cisgiordania".

Netanyahu ha poi ribadito il suo assenso a uno Stato palestinese smilitarizzato, e sottolineato la cooperazione con le forze di sicurezza palestinesi, due punti focali del piano di pace americano tanto atteso.
Ma l'omicidio del giornalista saudita Khashoggi ha scosso il Medio Oriente riducendo le possibilità di alleanze nell'area.

Il corrispondente del Washington Post, legato al movimento dei Fratelli Musulmani e molto critico nei confronti del salafismo, è stato ucciso il 2 ottobre nel consolato saudita di Istanbul.

Il Presidente americano Trump ha deciso di inviare in Turchia il direttore della CIA per capire se il presidente Erdogan abbia, come sostiene, le prove che indicherebbero il Principe ereditario saudita come mandante dell’omicidio.

Il Presidente turco vuole infatti utilizzare il caso Khashoggi per indebolire l’alleanza tra Washington e Riyad, fulcro del piano di pace americano, e puntare sulla coalizione con la Russia e l'Iran per spartirsi alcune zone della Siria.

Ma Trump, sotto la pressione dell’opinione pubblica in vista delle elezioni tra due settimane, pur senza mettere in dubbio i rapporti (soprattutto economici) con la monarchia Saudita, potrebbe rivedere in parte la sua alleanza politica, rafforzando però indirettamente l’Iran e rendendo vano il suo progetto di pacificazione della regione.

A meno che la responsabilità dell'omicidio non venga addossata a qualche componente dei servizi deviati sauditi, e Washington prometta ad Ankara delle compensazioni direttamente proporzionali alle prove effettive contro Mohammed bin Salman.

Come dice l'ex ambasciatore americano in Israele, "Non ci sono Boy Scout in Medio Oriente", e anche Gerusalemme deve riflettere su come proseguire nella coalizione sunnita-israeliana sotto l'egida degli Stati Uniti.

Perché oggi sarebbe davvero impossibile trovare qualche leader europeo disposto ad incontrare i sauditi per parlare di pace.

Massimo Caviglia

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