Mentre di fronte all'assemblea delle nazioni unite Mahmud Ahmadinejad leggeva il suo discorso, carico di odio nei confronti di Israele e della politica imperialista americana, poco fuori, andava in scena la protesta nei suoi confronti e nei confronti del regime degli ayatollah. Sia per chiedere il rispetto dei diritti umani, sia contro la politica nucleare di Teheran. Le delegazioni israeliana e americana hanno boicottato l'intervento di Ahmadinejad uscendo dall'aula durante il suo intervento. Un copione già visto che si ripete puntualmente ogni anno e mette, talvolta, in secondo piano la presenza di altri leader internazionali come David Cameron, Mario Monti e il presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy che prendono la parola in giornata.
“Il segretario agli affari esteri Antonella Mularoni prenderà la parola venerdì alle 13.30 ora di New York, poco dopo l'incontro previsto con il segretario Generale delle nazioni Unite Ban Ki Moon. Domani sono invece in programma incontri a livello bilaterale con Liechtestein, Corea e probabilmente anche con il Ministro degli esteri tedesco Guido Westerwelle. Un programma che potrebbe subire variazioni perchè l'arrivo a New York del segretario Mularoni è stato posticipato di qualche ora rispetto al previsto.
E a solleticare la curiosità dei media internazionali quest'anno c'è anche la primula rossa di Wikileaks Julian Assange che parlerà in videoconferenza da Londra, dove da ormai 100 giorni è un rifugiato politico all'interno dell'ambasciata dell'Ecuador.
Da New York Luca Salvatori
“Il segretario agli affari esteri Antonella Mularoni prenderà la parola venerdì alle 13.30 ora di New York, poco dopo l'incontro previsto con il segretario Generale delle nazioni Unite Ban Ki Moon. Domani sono invece in programma incontri a livello bilaterale con Liechtestein, Corea e probabilmente anche con il Ministro degli esteri tedesco Guido Westerwelle. Un programma che potrebbe subire variazioni perchè l'arrivo a New York del segretario Mularoni è stato posticipato di qualche ora rispetto al previsto.
E a solleticare la curiosità dei media internazionali quest'anno c'è anche la primula rossa di Wikileaks Julian Assange che parlerà in videoconferenza da Londra, dove da ormai 100 giorni è un rifugiato politico all'interno dell'ambasciata dell'Ecuador.
Da New York Luca Salvatori
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