E' uno dei temi forti dell'estate sammarinese Banca Centrale, protagonista di dibattiti serrati sia in Consiglio, sia in Commissione Finanze, e su cui continuano ad ampliarsi le distanze all'interno della coalizione Bene Comune. Già previsto nei primi giorni della prossima settimana un vertice di maggioranza dedicato proprio alle questioni di Via del Voltone: un confronto che si preannuncia caldo alla luce, in particolare, delle ultime dichiarazioni rilasciate al quotidiano 'La Tribuna Sammarinese' dal segretario Dc, Marco Gatti, il quale – dopo la nota del Psd a difesa del segretario Capicchioni e che parlava di clima rovente continuamente alimentato ad arte – non esita a tacciare l'alleato di vittimismo: “Non capisco dove il Psd voglia andare a parare, ma licenziare una diversità di vedute come attacco politico – ha dichiarato Gatti – mi sembra una difesa debole e sterile”. Il segretario democristiano pone inoltre l'accento su un punto: “Nessuno – dice – ha carta bianca, neppure la segreteria Finanze”. E aggiunge: “Le scelte e gli indirizzi non possono essere delegati in nome di una autonomia che porta a derogare alle proprie responsabilità per delegarle ad altri”. Per molti - sia di maggioranza, sia di opposizione - il problema sta proprio nell'incapacità di questa politica di dare, ora come ora, linee guida chiare e decise a Banca Centrale, con un Governo in preda a lotte intestine e senza unità di intenti. Sullo sfondo, la pressante necessità di mettere mano alla questione dei non performing loans, regolando il settore e “liberando i bilanci delle banche da questa massa tumorale”, come li ha definiti Capicchioni, per garantire stabilità al sistema e ai conti pubblici.
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