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Capitani Reggenti: il messaggio in apertura della 28° Legislatura

26 nov 2012
Capitani Reggenti: il messaggio in apertura della 28° LegislaturaCapitani Reggenti: il messaggio in apertura della 28° Legislatura
Capitani Reggenti: il messaggio in apertura della 28° Legislatura - Voto estero, riforma tributaria e pacchetto antimafia. I Capitani Reggenti dettano i tempi della pol...
Un discorso istituzionale di peso, con il richiamo alla responsabilità che ciascuno si è assunto prestando giuramento. Teodoro Lonfernini e Denise Bronzetti individuano le priorità e invitano consiglieri e futuri segretari di stato ad approvare un provvedimento legislativo che garantisca l’effettiva trasparenza dei redditi a inizio e fine mandato istituzionale. “L’aula – dicono i Capi di Stato – deve tornare a confrontarsi sulla questione del voto dei nostri concittadini residenti fuori territorio, i quali, da tempo - anche tramite l’Organo che li rappresenta, la Consulta - chiedono venga nuovamente concessa loro la possibilità di esercitare pienamente il diritto di voto”. Invocano con urgenza la riforma del sistema fiscale, “affinché – dice la Reggenza - ciascuno sia chiamato a dare il proprio contributo in ragione delle proprie effettive possibilità”. Con l’ obiettivo di mantenere quel sistema di sicurezza sociale che è patrimonio prezioso. Lo stesso pressante invito per il completamento del pacchetto antimafia e il riordino delle forze di polizia. Gestione oculata delle risorse e lotta agli sprechi, rimarcano i Reggenti, invitando allo sforzo comune per fronteggiare le sfide del cambiamento. Uno sforzo che non può prescindere dalla normalizzazione dei rapporti con l’Italia e dallo sviluppo di sempre più relazioni internazionali, in primis con l’Europa. ai giovani l’invito all’ottimismo e ad una partecipazione attivamente alla vita politica, civile e sociale della Repubblica.

Giovanna Bartolucci

Il messaggio integrale dei Capitani Reggenti
Onorevoli Consiglieri,
l’odierna seduta consiliare rende, dopo il giuramento da Voi espresso, pienamente operativa l’Assemblea per la XXVIII^ Legislatura.
In questa occasione desideriamo pertanto rivolgere a Voi tutti il nostro cordiale saluto ed augurio per il lavoro che da oggi dedicherete ai lavori del Consiglio Grande e Generale.
Ai nuovi eletti rivolgiamo un particolare benvenuto, certi che sapranno porre a disposizione del nostro Paese le loro energie, il loro entusiasmo e le loro competenze. A coloro che hanno già concorso con la loro presenza e partecipazione ai lavori delle passate legislature chiediamo di contribuire con la loro esperienza ad impostare, fin dall’inizio, su solide basi di produttività i lavori dell’Assemblea.
Confidiamo che quanti sono stati chiamati a rappresentare il Popolo, nel rispetto dei loro ruoli e delle loro funzioni, si sentano ugualmente impegnati per il bene del nostro Paese e sappiano affrontare il mandato con profondo senso dello Stato e con autentico spirito di servizio nei confronti della nostra comunità, nella piena consapevolezza della responsabilità che ciascuno si è assunto nel momento in cui ha prestato giuramento.

E’ per noi motivo di compiacimento l’ampia partecipazione, in questa tornata elettorale, dei nostri concittadini in un momento così importante per la vita democratica della Repubblica, partecipazione che riteniamo tanto più significativa in quanto si è svolta in un passaggio così delicato della storia del nostro Paese, uno dei più critici dal dopoguerra, confermando, ancora una volta, una maturità democratica e senso civico di cui, a buon diritto, possiamo andare fieri.
Desideriamo altresì esprimere la nostra piena soddisfazione per il corretto svolgimento di tutte le fasi del voto ed il nostro vivo apprezzamento per l’impegno e la disponibilità offerti da tutti coloro che ne hanno determinato il buon esito, in particolare il Segretario di Stato per gli Affari Interni, i Presidenti e gli Scrutatori di seggio, i funzionari e il personale degli Uffici preposti nonché le forze dell’ordine. A tutti loro oggi rinnoviamo il nostro sentito ringraziamento. Seguiremo, comunque, con particolare attenzione, gli esiti dell’inchiesta che gli organi preposti stanno già conducendo per verificare se in alcune situazioni ci sia stato un corretto esercizio del diritto di voto.
Il Consiglio Grande e Generale sin da subito dovrà confrontarsi su temi di grande rilevanza e delicatezza per il nostro Stato, che sta pesantemente subendo gli effetti della perdurante crisi economica e finanziaria internazionale e delle criticità ed incomprensioni che negli ultimi anni hanno caratterizzato i nostri rapporti con la vicina Repubblica Italiana.
E’ nostra convinzione, altresì, che questa Aula debba anche tornare a confrontarsi sulla questione del voto dei nostri concittadini residenti fuori territorio, i quali, da tempo - anche tramite l’Organo che li rappresenta, la Consulta - chiedono venga nuovamente concessa loro la possibilità di esercitare pienamente il diritto di voto, eliminando quanto di discriminante nei loro confronti è previsto dalla normativa vigente.
La difficile e complessa congiuntura che la nostra Repubblica sta attraversando esige uno sforzo comune ed un dialogo costruttivo a tutti i livelli per continuare a sostenere la piena credibilità del nostro Paese e per fronteggiare le difficoltà presenti, con particolare attenzione da rivolgere soprattutto alle fasce più deboli della popolazione: i giovani, gli anziani, le donne, quanti hanno perso o ancora non hanno trovato un’occupazione.

Molte sono le problematiche, ancora aperte, a cui è necessario fornire quanto prima una risposta concreta. Chiediamo pertanto al Consiglio di confrontarsi su questi temi in modo aperto e costruttivo e di impegnarsi con un’azione responsabile e tesa esclusivamente al bene della collettività.
Abbiamo fortemente voluto, all’inizio del nostro mandato, incontrare i rappresentanti delle diverse Associazioni economiche, sindacali e imprenditoriali, che ci hanno espresso sentimenti di forte preoccupazione per le condizioni di grave difficoltà e di incertezza per le prospettive future delle nostre aziende, con le pesantissime conseguenze sul piano occupazionale che, purtroppo, tutti noi conosciamo.
In questa situazione di criticità, riteniamo pertanto che debba essere un obiettivo prioritario e condiviso da tutti noi adoperarci per il mantenimento di quel sistema di sicurezza sociale che ha rappresentato e tuttora rappresenta un patrimonio particolarmente prezioso per il nostro Paese, garantendo la più ampia tutela della salute ed un “riparo” nei momenti critici della vita dei nostri cittadini e che ora si rivela l’indispensabile strumento per interventi a sostegno dei soggetti più deboli.
Ed in tal senso siamo convinti che il Consiglio Grande e Generale debba riservare una particolare attenzione e sensibilità anche alle problematiche che riguardano la famiglia, ed in particolare quei nuclei famigliari che, a causa della perdita del lavoro e di una fonte certa di reddito, vivono situazioni di crescente disagio economico e sociale.
E’ certamente necessario chiedere a tutti i nostri cittadini - titolari di diritti ma anche di doveri nei confronti della comunità - di contribuire affinché sia possibile mantenere gli attuali, elevati livelli del nostro welfare.
Riteniamo pertanto che sia indispensabile procedere con urgenza alla riforma del sistema fiscale, nel massimo rispetto del principio dell’equità affinché ciascuno sia chiamato a dare il proprio contributo in ragione delle proprie effettive possibilità e con l’impegno - che auspichiamo possa essere condiviso da tutti - di giungere all’approvazione di un testo di legge che sappia garantire certezza e chiarezza così come semplicità e facilità di applicazione della norma.
Lo stesso pressante invito riteniamo di dover rivolgere a questa Assemblea affinché quanto prima possa essere completato il quadro normativo in materia di lotta alla criminalità organizzata e al riordino delle forze di polizia.
Invitiamo, altresì, quanti hanno la responsabilità politica di amministrare il Paese in questo delicato momento ad una gestione oculata e responsabile delle risorse del bilancio dello Stato, prestando particolare attenzione ad evitare sprechi e soprattutto un indebitamento che farebbe ricadere sulle generazioni future il costo della nostra inerzia e provocherebbe, in prospettiva, un grave depauperamento delle risorse del nostro Stato.
Accanto a scelte urgenti di consolidamento della situazione finanziaria e del “sistema Paese”, il nostro impegno dovrà essere rivolto ad affrontare le sfide del cambiamento con il fattivo contributo di tutte le forze politiche, sociali ed economiche, con un’analisi oggettiva delle effettive potenzialità del Paese, senza demagogia e senza fughe in avanti, ma lavorando insieme per una nuova prospettiva di crescita economica che – sola - può garantire nuovi livelli di stabilità del Bilancio pubblico e opportunità professionali alle nuove generazioni ma anche a quanti, avendo perso il lavoro, si trovano in difficoltà a trovare una nuova occupazione.
Ci accomuna anche la preoccupazione per il fatto che l’Accordo sulle Doppie Imposizioni Fiscali, firmato lo scorso 13 giugno, non sia stato ancora ratificato dal Parlamento Italiano. E, come ben sappiamo, la ratifica condiziona l’entrata in vigore di tutte le altre intese raggiunte e la definitiva uscita del nostro Stato dalla black list.
Auspichiamo pertanto che i recenti sviluppi, assieme agli sforzi compiuti in questi anni e a quelli che ancora dovranno essere intrapresi per rimuovere qualunque eventuale altro ostacolo che potrà ritardare il raggiungimento di questo importante risultato, possano quanto prima portare a questo passaggio fondamentale per ridare slancio al sistema economico e produttivo del Paese.

Pur consapevoli del rapporto privilegiato che unisce il nostro Stato alla vicina Repubblica Italiana, per ragioni di contiguità e non solo territoriale, riteniamo debba essere altresì consolidata ed ulteriormente sviluppata quella rete di relazioni intessuta con un numero crescente di Stati che è sempre più necessaria per ricreare condizioni di rispetto e credibilità per il nostro Paese e per affrontare le sfide comuni, nell’ottica di una migliore integrazione con l’Unione Europea.
Un pensiero particolare rivolgiamo alle nuove generazioni. Non ignoriamo né sottovalutiamo i loro sentimenti di forte preoccupazione per le prospettive future ma a loro desideriamo trasmettere un messaggio di fiducioso ottimismo, certi che il nostro Paese abbia bisogno anche e soprattutto del loro contributo di idee e di proposte per affrontare le impegnative sfide che ci attendono e per costruire insieme quel futuro di cui saranno i protagonisti.
A loro formuliamo pertanto l’invito a partecipare attivamente alla vita politica, civile e sociale della nostra Repubblica, alle tante associazioni di volontariato che operano quotidianamente nel campo del sociale e della solidarietà, a quei Corpi Militari ed associazioni – in cui trova espressione il forte senso di appartenenza e il profondo attaccamento alle nostre Istituzioni di tanti nostri concittadini – che rappresentano al meglio le nostre più autentiche tradizioni e che tanto contribuiscono al prestigio del nostro Paese al di fuori dei nostri confini.
Infine rivolgiamo a questa Assemblea l’invito a concordare e ad approvare un provvedimento legislativo che garantisca l’effettiva trasparenza dei redditi dichiarati sia all’inizio che al termine del mandato istituzionale, interpretando così pienamente il mandato fiduciario conferito dalla popolazione.
A quanti avranno, a breve, la responsabilità del governo del Paese formuliamo lo stesso invito ad operare in piena trasparenza e nel rigoroso rispetto di quei principi che sono in parte già stati acquisiti nella nostra legislazione e che dovranno essere adottati nella pratica quotidiana nell’ambito delle singole Segreterie di Stato.
Onorevoli Consiglieri,
cercheremo di assolvere il nostro impegnativo compito adoperandoci, quali Presidenti al di sopra delle parti di questa Assemblea, per una corretta
applicazione delle regole e per un ordinato svolgimento dei lavori, certi di trovare in Voi tutti la massima disponibilità e collaborazione.
Con il concorso ed il contributo di tutti, riusciremo a superare le apprensioni di questo momento ed a recuperare appieno un senso di fiducia nelle capacità e potenzialità del nostro Paese, sorretti da quel patrimonio di valori che è sempre stata la più autentica ricchezza dei Sammarinesi.
A Voi tutti rinnoviamo l’augurio di buon lavoro.

Teodoro Lonfernini e Denise Bronzetti

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