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Casale La Fiorina, maggioranza interroga Governo su consigliere Bucci

17 mar 2018
Casale La FiorinaCasale La Fiorina, maggioranza interroga Governo su consigliere Bucci
Casale La Fiorina, maggioranza interroga Governo su consigliere Bucci - Amici, "non vogliamo acuire lo scontro ma fare chiarezza"; Bucci, "continue e palesi pressioni sugli...
Si acuiscono le tensioni sul Casale la Fiorina.
Sei consiglieri di Adesso.sm in rappresentanza di tutti i gruppi di maggioranza interrogano il Governo su un fatto segnalato - scrivono – da familiari di degenti e da alcuni operatori della RSA.

Il 17 febbraio ci sarebbe stato “l’allontanamento ingiustificato di un’operatrice che ha lasciato i degenti senza assistenza per alcune ore per accompagnare il Consigliere Marianna Bucci in una visita presso i locali della RSA senza preventiva e doverosa informazione alla Dirigenza”.

Il consigliere di Rete – si legge - avrebbe quindi indotto un “pubblico agente” a violare espressamente le norme previste dal codice di condotta e fatto leva su suoi rapporti di conoscenza personale per avere un trattamento privilegiato.

Da qui la richiesta al Governo di verificare i fatti, compreso se sia vero che sia stato aperto un provvedimento disciplinare nei confronti dell'Operatrice Socio Sanitaria.

Marianna Bucci non nega, anzi, conferma di essersi recata al Casale anche in altre occasioni e che ci tornerà.
“L'interrogazione – continua - non mi tocca perché non ho fatto niente di male. “Sono sempre andata in orario di visita passando per la porta principale”.
Si dice fiera di aver verificato di prima persona le segnalazioni ricevute per un punto di vista obiettivo. “Quel che è grave – dice -sono le continue e palesi pressioni sugli operatori e l'interrogazione si inserisce in quel canale. Colpirne uno per educarne cento”.

Non è usuale che la maggioranza interroghi il Governo, e di sicuro in un momento di tensione come questo non aiuta a rasserenare gli animi. Ma per Margherita Amici, prima firmataria dell'interrogazione, non c'è volontà di acuire lo scontro. “Non volevamo sollevare fumo attorno a voci – spiega - quindi abbiamo scelto questo strumento proprio per verificare se i fatti riportati dai familiari dei degenti siano fondati o meno”. Per il consigliere di Repubblica Futura il punto non è la visita senza preavviso ma che sia stato turbato il servizio.
L'interrogazione farà chiarezza. “Così– conclude - pensiamo di poter evitare la mera polemica. Tuttavia non possiamo chiudere gli occhi su fatti che se confermati sarebbero particolarmente gravi”.

MF

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