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Il Collegio per la revisione dei bilanci fa le pulci ai conti della politica. E chiede di cambiare la legge

11 feb 2016
Palazzo pubblico San MarinoIl Collegio per la revisione dei bilanci fa le pulci ai conti della politica. E chiede di cambiare la legge
Il Collegio per la revisione dei bilanci fa le pulci ai conti della politica. E chiede di cambiare la legge - Le violazioni di legge riguardano, in particolare, l'obbligo non rispettato della tenuta della conta...
Prima le cose positive. Tutti i partiti e i movimenti hanno rispettato le date per la consegna dei documenti e, in molti casi, hanno utilizzato programmi per la tenuta delle scritture contabili rendendo così più efficaci il controllo e le verifiche. Le violazioni di legge riguardano, in particolare, l'obbligo non rispettato della tenuta della contabilità e dei contributi volontari. Il Collegio ritiene però che quasi tutti i Bilanci e i Rendiconti rappresentino in modo chiaro e veritiero la situazione patrimoniale, con l'indicazione corretta dei costi e dei ricavi. Il suggerimento, anche in questa occasione, è di aggiornare il quadro normativo che regola il finanziamento delle organizzazioni politiche. Serve sempre più chiarezza, scrive il Collegio, e sicuramente prescrizioni più puntuali nel caso i partiti non ottemperino agli obblighi previsti dalla legge, anche quelle che fanno riferimento alla tempestiva annotazione dei ricavi e dei contributi. Il Collegio ritiene doveroso sottolineare, come peraltro ha già fatto in passato, la necessità di adeguare gli aspetti che la legge sul finanziamento alla politica non tiene in considerazione. Un esempio su tutti: dal 2009, i partiti che avevano cessato la loro attività dando vita a una nuova forza, hanno unito le energie personali ma non quelle economiche e alla chiusura delle rispettive organizzazioni le risorse patrimoniali non sono entrate a far parte della nuova formazione. Un aspetto questo di grande rilevanza, sottolinea il Collegio, che ha bisogno di una regolamentazione precisa. La legge inoltre deve definire meglio i contributi che i partiti ricevono in occasione di convegni, feste ed altri eventi, così come va regolamentato il patrimonio residuo di partiti e movimenti che decidessero di cessare per sempre la loro attività.La relazione chiude ricordando che, anche quest'anno, alcuni consiglieri fuoriusciti dai rispettivi partiti hanno ricevuto a titolo personale il contributo previsto dalla legge e che hanno adempiuto agli obblighi fissati per i partiti depositando il bilancio sebbene la normativa esistente non lo preveda. Per loro non è stato possibile vidimare i libri contabili all'Ufficio del Registro. La norma va adeguata, ripete il Collegio, prevedendo per tutti coloro che ricevono il contributo gli stessi obblighi.

Sonia Tura

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