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Commissione Finanze: il giorno dei vertici Bcsm

6 feb 2017
Wafik Grais e Lorenzo SavorelliCommissione Finanze: il giorno dei vertici Bcsm
Commissione Finanze: il giorno dei vertici Bcsm - Oggi l'audizione con il Presidente Grais e il Direttore Savorelli. Al centro, verosimilmente, i prim...
E' il giorno di Wafik Grais e Lorenzo Savorelli in Commissione Finanze. Si taglia corto in Comma Comunicazioni per lasciare subito spazio al dibattito sul sistema bancario. Presidente e Direttore di Banca Centrale, puntuali, fanno il loro ingresso nella Sala del Consiglio per procedere all'attesa audizione, come stabilito dall'ordine del giorno approvato in Aula il 20 dicembre scorso. Sul tavolo temi forti, ma sugli esiti le bocche restano cucite. Dopotutto è la segretezza della seduta che lo impone.
I vertici Bcsm sono stati chiamati a riferire presumibilmente sullo stato di avanzamento dell'Asset Quality Review, ovvero la revisione della qualità degli attivi degli istituti di credito sammarinesi. A marzo, forse, i risultati ufficiali. Risultati – già indicava Grais nella sua relazione dell'ottobre scorso – che “il Fondo Monetario Internazionale desidera avere disponibili al più presto per poter discutere e individuare una strategia di intervento basata su dati concreti ed aggiornati”, alla quale dovrebbero seguire, in seconda battuta, “stress test e altre azioni”. Facile ci sia stato anche un aggiornamento sui tempi di attivazione della Centrale dei Rischi, per i più l'unica panacea all'instabilità finanziaria che attraversa il Paese da molti anni. A monte – come noto – la questione Npl, cioè i crediti deteriorati nei bilanci delle banche, difficilmente esigibili: 1 miliardo e 800 milioni la cifra approssimativa, di questi più della metà in pancia a Cassa di Risparmio per via della vicenda “Delta”. In prima linea in questi mesi per la risoluzione del problema Abs, che sostiene la soluzione della gestione interna dei crediti in sofferenza, al posto di una loro dismissione. Nessuna preclusione da Banca Centrale, che però tiene il punto: “Nell'interesse del Paese, si prenderanno in considerazione tutte le soluzioni possibili e non vi saranno preclusioni a favore o sfavore di soluzioni puramente ‘interne’, - sottolineava ancora Grais nella relazione – purché siano compatibili con l'esito e con la posizione internazionale che San Marino dovrà avere, di trasparenza, legalità e tutela del risparmio”.

sp

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