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Consiglio: Indirizzo di saluto dei Capitani Reggenti

19 mar 2018
I Capitani ReggentiConsiglio: Indirizzo di saluto dei Capitani Reggenti
Consiglio: Indirizzo di saluto dei Capitani Reggenti - Nell'<strong>indirizzo di saluto</strong>, i Capitani Reggenti non nascondono la preoccupazione per...
Nell'indirizzo di saluto, i Capitani Reggenti non nascondono la preoccupazione per il rischio che la forte polemica politica superi i confini che devono sempre tutelare le Istituzioni e i diversi ruoli, arrecando danni al delicato rapporto fiduciario che lega i cittadini ai loro presidi di rappresentanza democratica. Sottolineano che chi ha ricevuto dal Popolo il mandato di governare, ha il diritto e il dovere di proporre la sua azione in linea con il Programma votato dagli elettori, trovando il convinto e pieno spirito di collaborazione dell’amministrazione, delle categorie sociali e degli organi Istituzionali. Altrettanto fondamentale garantire quelle condizioni che possano permettere all’opposizione di esercitare sempre e al meglio la sua importante funzione. In questo senso il confronto, il coinvolgimento, l’ascolto e l’attenzione alle posizioni diverse non deve mai venir meno nell’azione di Governo. Un buon Governo ascolta, non lesina mai occasioni di confronto e di approfondimento con il Paese, con le sue categorie sociali, con gli operatori che quotidianamente contribuiscono a creare il tessuto economico e sociale, con i singoli cittadini, per poi attuare il profondo sforzo di comprensione di tutte le posizioni”. La Reggenza esprime preoccupazione anche per le vicissitudini che sta attraversando la giustizia. “È necessario che tutti gli attori profondano gli sforzi necessari affinché il tribunale possa sempre rappresentare l’organo autorevole ed imparziale del potere giudiziario”. C'è un richiamo al senso di responsabilità da parte di tutti e l’impegno convinto a difesa dell’immagine e della credibilità del nostro Stato e delle sue Istituzioni. “Perché è soprattutto di fiducia che riteniamo abbiano bisogno i Sammarinesi”. I Capitani Reggenti condividono con l'Aula le emozioni del loro mandato, l'essersi avvicinati a tante realtà di eccellenza come le associazioni di volontariato, il cui apporto è fondamentale anche per far conseguire al nostro Paese ulteriori obiettivi di civiltà, per promuovere diritti e pari opportunità. Guardano ai giovani, le cui vocazioni e aspirazioni devono essere assecondate e non dimenticano realtà importanti come quelle socio sanitarie, le aziende del contesto economico produttivo, nell'augurio che possano sempre più essere valorizzate, accompagnandole se necessario verso un nuovo sviluppo. Ricordano la visita al Consiglio d’Europa, tappa significativa del loro mandato che conferma l’importanza del percorso avviato per una maggior integrazione al Mercato Unico Europeo; il viaggio a Lampedusa, diventata luogo simbolo della più drammatica emergenza dei nostri giorni, ma anche della capacità da parte delle gente della piccola isola di reagire con umanità e senso di condivisione alla sorte di coloro che hanno rischiato la vita per fuggire da condizioni di guerra, povertà e disperazione. “Sarà per noi un grande onore ed un privilegio nei prossimi giorni essere ricevuti in udienza privata da Papa Francesco. In noi, accanto ad una grande commozione ci sarà sicuramente la profonda consapevolezza dei compiti cui tutti siamo chiamati, l’orgoglio per l’alta eredità morale e ideale di cui il nostro popolo è stato sempre portatore e per l’impegno del nostro Stato a dare il più forte e convinto sostegno ad ogni iniziativa intrapresa dalla comunità internazionale per affrontare le grandi, epocali sfide, quelle stesse sfide da cui dipende anche la possibilità di un futuro dignitoso per l’umanità intera”.

Il testo integrale letto dai Capitani Reggenti

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