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Consiglio: salta la discussione sulla patrimoniale

22 giu 2013
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Consiglio: salta la discussione sulla patrimoniale - Su un emendamento al penultimo articolo della legge di sviluppo, con l'intervento di tutti i consigl...
Su un emendamento al penultimo articolo della legge di sviluppo, con l'intervento di tutti i consiglieri del gruppo proponente, il segretario Felici è sbottato. Accusando l'opposizione di ostruzionismo: "Quando il momento è serio, quando si chiede condivisione - dice - si fanno i giochi per perdere tempo, non c'è responsabilità politica". "Un vecchio modo di fare" prosegue guardando nei banchi della minoranza. L'aula si scalda. Il primo a rispondergli è il capogruppo socialista Andreoli, che si è sente chiamato in causa. "Noi abbiamo fatto quello che ci consente il nostro ruolo, cioè portare in aula molti emendamenti migliorativi che la maggioranza ha ignorato". Rincara la dose Lonfernini dell'Upr. "Ve la siete cercata - aggiunge - riportando la seconda lettura in consiglio. Legittimi dunque gli interventi da parte nostra". La Reggenza, con difficoltà riportare la calma in aula, ma la situazione ormai compromessa. Nelle dichiarazioni di voto ripartono le critiche a un governo che 4 mesi fa ha aperto il tavolo dello sviluppo basandolo sulla condivisione per poi fare esattamente il contrario. “Non c'è stato muro contro muro”, risponde Renzi per Bene Comune, “su 29 emendamenti della minoranza, 5 sono stati mediati e accolti, uno è passato, gli altri respinti perchè rientreranno nei successivi decreti. Questa è una base per fornire provvedimenti applicabili e immediati”. Mettendo sul piatto i provvedimenti e gli impegni da qui ai prossimi giorni: nel prossimo consiglio di luglio, oltre alla patrimoniale, si parlerà di riforma tributaria, spending review, leggi Moneyvall, invitando implicitamente l'altra parte del Consiglio, con il capogruppo Dc Mazza, a dare un contributo fattivo. La legge viene approvata verso mezzanotte con 29 favorevoli e 23 contrari, e la maggioranza che perde due voti nel computo finale. A quel punto la Reggenza decide di aprire il comma dei decreti delegati, ma l'esame parte dai più urgenti, a rischio decadenza. Ci vogliono quasi tre ore per approvare a maggioranza gli “Interventi a modifica e Integrazione delle leggi in materia previdenziale, di sicurezza sociale e di ammortizzatori sociali”; le Disposizioni sull'espletamento del servizio postale” e quelle relative al rimborso in SMaC per i frontalieri”. Con la minoranza che interviene sugli emendamenti e con la presa d'atto che non si arriverà alla patrimoniale.

gb

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