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Consiglio: si riparte dalle Istanze. Prima della sospensione della seduta approvato l'odg di risposta al Collegio Garante

21 feb 2017
Consiglio Grande e GeneraleConsiglio: si riparte dalle Istanze
Consiglio: si riparte dalle Istanze - Si riparte dalle Istanze d'Arengo, mentre fuori da Palazzo si prepara la fiaccolata in difesa dell'o...
La seduta viene sospesa e i capigruppo si incontrano per valutare una presa di posizione del Consiglio alla risposta del Collegio Garante. Si arriva ad un odg letto dal capogruppo di SSD Giuseppe Morganti. Viene sottolineato che il Consiglio con suo atto di indirizzo politico non può - e non intende nemmeno - condizionare il Collegio Garante nell’adozione delle sue pronunce. Si ribadisce la volontà di essere conforme a quanto raccomandato dagli organismi internazionali quali Moneyval e GAFI e che hanno consentito al nostro Paese di uscire dalla procedura rafforzata. Si precisa che per rispetto istituzionale verso il Collegio Garante il Consiglio ha chiesto ai capi di Stato di comunicare ufficialmente l’ordine del giorno e che alla Ecc.ma Reggenza è attribuito dalla Costituzione l’alto ruolo di “suprema garante dell’ordinamento costituzionale” - di cui fa parte anche il Collegio Garante - con il compito di “vigilare sul funzionamento dei poteri pubblici e delle istituzioni dello Stato”. Si esprime quindi vivo rammarico per il rifiuto del Collegio Garante di non aderire alla convocazione della Reggenza effettuata su un mandato del Consiglio Grande e Generale, improntato all’osservanza delle reciproche prerogative e doveri e del normale dialogo istituzionale fra gli organi dello Stato. Infine l’auspicio che tale rifiuto costituisca un episodio isolato per il rispetto che tutti gli organi dello Stato devono assicurare alla Suprema Magistratura. L'odg viene approvato all'unanimità dei presenti. Si astiene, invece, Pasquale Valentini. "Non si esprime un indirizzo politico a ridosso di una sentenza - dice, in difesa di un'autonomia su cui "fioccano lezioni ogni giorno". Tornando ai lavori, si riparte dalle Istanze d'Arengo, mentre fuori da Palazzo sfilano i cittadini in difesa dell'ora di religione nelle scuole. Se ne discuterà, forse, in tarda serata. L'Aula intanto acconsente la raccolta fondi da parte delle associazioni benefiche durante i funerali ma non approva per un soffio – 27 favorevoli e 27 contrari - la libera scelta del luogo per la celebrazione del rito funebre. Poi si dibatte sull'istanza per l'abolizione del sabato scolastico. E' volontà diffusa, al di là degli schieramenti. La richiesta viene bocciata ma la maggioranza annuncia la presentazione di un odg per una riorganizzazione complessiva della scuola. Il Segretario all'istruzione s'impegna a riferire quanto prima in Commissione sulle implicazioni in termini organizzativi della soppressione del sabato per la scuola media inferiore e secondaria superiore. Insomma, si va verso una settimana più corta per gli studenti. Poi si parla di ambiente, tema caro alla cittadinanza e su cui è alta l'attenzione politica. La richiesta di adeguare le normative vigenti in tema di limiti della soglia olfattiva e per informare circa le modalità di monitoraggio della salute non passa per una manciata di voti. 22 si contro 29 no. Si escludono patologie gravi, ma si parla di disagio psicologico che ha pesanti ricadute sulla qualità della vita. Il problema in questo caso non deriva tanto da attività in territorio ma da aziende oltre confine. Si tratta quindi di rivedere gli accordi con le realtà limitrofe, il Governo sta cooperando anche con l'Arpa. L'istanza dà anche modo di affrontare la questione inquinamento ad ampio raggio. Le leggi ci sono ma bisogna farle rispettare, un concetto su cui l'Aula concorda. La maggioranza chiede però di respingere l'istanza “perché le cose fatte in fretta – spiega Michelotti – portano problemi. In 5 minuti non si risolve niente. Lavoreremo per migliorare le cose – promette - con la priorità della salute dei cittadini”. Tutti d'accordo, invece, sulla realizzazione di un parcheggio multipiano in Piazzale Campo della Fiera a Borgo. Se ne parla da decenni e c'è chi spera, in futuro, di non dover sentire dell'ennesima occasione persa. Anche qui l'attenzione va oltre l'oggetto dell'istanza e abbraccia lo sviluppo del territorio, la valorizzazione della piazza, il rilancio del paese. Si chiede pianificazione e programmazione. “E' stato dato incarico all'ufficio progettazione di uno studio per fornire linee guida a chi verrà incaricato dell'opera – annuncia il Segretario. Il lavoro sarà completo, la piazza dovrà diventare pedonale e quindi ridisegnata per trasformarla – spiega Michelotti – nel salotto buono di San Marino. L'attivazione di un iter di procreazione medicalmente assistita in collaborazione con il Servizio Sanitario italiano introduce invece un tema senza colore politico ma legato alla sensibilità individuale. C'è chi, anche fra le fila della maggioranza, guarda con favore ad un centro di livello in Repubblica. L'istanza non passa ma la maggioranza assicura che porterà la questione nelle sedi opportune, per rendere la procreazione assistita un diritto e non un bene di lusso. Il segretario alla Sanità lavorerà per regolamentare la materia in maniera celere. Bocciata anche la richiesta di consentire l'iscrizione alle graduatorie per Educatore Asili Nido ai soggetti in possesso ti titoli di studio equipollenti, attualmente impiegati solo in caso di irreperibilità di personale qualificato. Approvata invece all'unanimità l'istanza per il restauro e la ricollocazione della lapide commemorativa del primo anniversario dell'Arengo.
Il segretario Podeschi ricorda che sono già state avviate con i competenti uffici le procedure per la ricognizione del patrimonio storico, per valutare gli interventi da effettuare per mantenerlo nelle migliori condizioni possibili.


Monica Fabbri

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