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Costi della politica: nel 2016, oltre 210mila euro per gettoni di presenza in Consiglio

3 apr 2018
Sala ConsiglioCosti della politica: nel 2016, oltre 210mila euro per gettoni di presenza in Consiglio
Costi della politica: nel 2016, oltre 210mila euro per gettoni di presenza in Consiglio - Viaggio nei costi degli organismi costituzionali e istituzionali di nomina consiliare a San Marino,...
La prima evidenza risiede nella facilità di reperimento dei dati, grazie ad una legge – la 189 del 2015 - che dispone la pubblicazione degli emolumenti percepiti ogni anno dai membri degli organismi costituzionali e istituzionali di nomina consiliare, in un'ottica di trasparenza. Una pubblicazione corposa, che parte proprio dall'organo principe delle istituzioni sammarinesi, il Consiglio Grande e Generale.
Gode di un fondo a disposizione per le attività parlamentari – copre dall'organizzazione dell'accoglienza in caso di eventi che ospitino delegazioni estere, fino alle spese di partecipazione e iscrizione dei consiglieri alle varie missioni negli organismi internazionali: Consiglio d'Europa, Unione Interparlamentare, missioni della delegazione all'OSCE, e - da quest'anno - anche all'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo.
Una spesa che per il 2016 si ferma sotto i 50mila euro.
Costi assolutamente non paragonabili al Parlamento italiano, nei suoi due rami, se si guarda a quanto percepito dai consiglieri della Repubblica. Nessuno stipendio, solo un gettone di presenza, con quota invariata da decenni, per i membri del Consiglio che partecipano alle sedute. Gettone differenziato in base alla professione: 16 euro - per le sedute del mattino e quelle del pomeriggio - se il consigliere è dipendente statale o pensionato; mentre se autonomo, del privato o studente il gettone sale a 51 euro. Per tutti, gettone che schizza a 103 euro per le sedute notturne e nei festivi (con quota che raddoppia in caso di convocazione anche serale).
Nel 2016, i gettoni di presenza dei 60 consiglieri hanno inciso per oltre 210mila euro, per una media di 3500 euro annui a consigliere.
Due particolarità da segnalare. Per il 2016, hanno rinunciato al cosiddetto privilegio William Giardi per le sedute mattutine; Francesca Michelotti per tutte le sedute.
Per il 2017, sebbene i dati non siano ancora pubblici, pare sia stato necessario un assestamento, vista l'impennata nel numero di sedute, soprattutto notturne, cui il Parlamento è stato chiamato.
Un occhio anche al congresso di stato, dove le retribuzioni sono assegnate in base alla distribuzione dei dicasteri: per quello in carica nel 2016 fino a fine legislatura, variano da poco più di 62mila euro per gli allora segretari agli esteri e agli interni e fino a poco più di 48mila per quella al Territorio (fino al 2 agosto 2016).
In carica per appena un mese, a seguito delle elezioni politiche del 4 dicembre, i nuovi Segretari di stato hanno percepito retribuzioni attorno ai 737 euro. Nell'anno, complessivamente, per le retribuzione dell'esecutivo sono stati messi a bilancio quasi 540mila euro.

AS

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