C'è un'economia sana – fatta di produzione di beni, di servizi, di opere pubbliche -, ed una malata: quella fittizia fondata sulla speculazione finanziaria; all'origine della più devastante recessione dal '29. Da questo presupposto si è partiti nell'incontro pubblico che ha visto come relatori Alessandro Rossi e 2 esponenti di movimenti di impronta Roosveltiana: la presidente del MoviSol Liliana Gorini e Harley Schlanger, dell'organizzazione LaRouche. Come il promotore del New Deal spingono per una generalizzata reintroduzione di una legge che separi le banche commerciali da quelle d'affari. L'obiettivo è tutelare i semplici risparmiatori, rilanciare l'economia reale ed evitare i bailout: i giganteschi salvataggi – a spese dei contribuenti – di banche sull'orlo del fallimento a causa di investimenti spericolati. L'alternativa – è stato detto – è un progressivo e feroce impoverimento della popolazione. Una battaglia fatta propria da Sinistra Unita, secondo la quale una legge di separazione bancaria sarebbe il presupposto indispensabile in vista del possibile arrivo in Repubblica di grossi gruppi finanziari stranieri. A questo proposito è stato citato il cinese Maxdo, e l'eventuale istituzione di una merchant bank. Espressa anche l'opportunità di un ingresso dello Stato nella governance di quelle banche, che usufruiscono di denaro dei contribuenti per ricapitalizzazioni in caso di difficoltà.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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