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Dim presenta ai cittadini Gianfranco Vento, membro del Cda di Carisp. "Aprire dialogo forte con Bankitalia e Mef"

17 nov 2017
Dim presenta ai cittadini Gianfranco VentoDim presenta ai cittadini Gianfranco Vento, membro del Cda di Carisp. "Aprire dialogo forte con Bankitalia e Mef".
Dim presenta ai cittadini Gianfranco Vento, membro del Cda di Carisp. "Aprire dialogo forte con Bankitalia e Mef". - La sala di Palazzo Graziani è piena. Si parla di analisi e prospettive sul settore e viene presentat...
Le dimissioni di Capuano deflagrano come una bomba.
Ieri, nella serata pubblica sulle banche, Dim ne fa accenno. La notizia è infatti troppo fresca per approfondire.
La sala di Palazzo Graziani è piena. Si parla di analisi e prospettive sul settore e viene presentato ai cittadini Gianfranco Vento, membro del Cda di Cassa di Risparmio indicato da Rete e Mdsi per conto delle opposizioni.
Vento ha un curriculum importante nelle ristrutturazioni bancarie. Due anni fa è stato nominato da Banca D'Italia negli organismi della Nuova Banca Marche, una delle quattro ripulite dai crediti deterioriati e nate dal piano di salvataggio e risoluzione approvato dal Consiglio dei ministri.
Il suo ruolo all'interno di Carisp esige massima riservatezza. Parla quindi in generale, con riferimenti alla situazione bancaria italiana e internazionale. Riporta situazioni analoghe a quelle vissute a San Marino, sottolineando che i danni sono la conseguenza di governance non in linea con principi etici elevati e strutture di controllo deboli.
La ricetta è intervenire con massima serietà, correttezza e capacità. Nelle sue parole un messaggio di speranza.
Con le giuste politiche si possono affrontare le crisi.
Nel caso di San Marino è importante aprire un dialogo forte con Bankitalia e Mef.
E' un pubblico curioso e attento, preoccupato per possibili tagli al personale. La proposta di Dim è chiara: ricollocare gli esuberi nella gestione di attività come il recupero crediti. Nel ricostruire gli eventi del passato per capire il presente e pensare al futuro, risuonano forti le parole di Alessandro Rossi. “Il sistema offshore è fallito nel 2008, non ce ne siamo accorti e abbiamo gestito malissimo la transizione. Conosciamo bene i danni ma corriamo ancora il rischio di ricadere nella palude patologica di un offshore evoluto.”
Caldeggia quindi una soluzione di sistema, dove tutti gli attori, politici, economici e sociali diano il proprio contributo in trasparenza. Proposte che troveranno ascolto domani sera, alla festa di Movimento democratico. Serata informale al camping village di Cailungo per incontrare i simpatizzanti.

MF

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