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Dim punta il dito su Cartiera e Direttore dell'Aass

17 mar 2017
La serata ad AcquavivaDim punta il dito su Cartiera e Direttore dell'Aass
Dim punta il dito su Cartiera e Direttore dell'Aass - Sul tavolo della serata pubblica le risposte alle interpellanze presentate da Dim, in particolare qu...
Sul tavolo della serata pubblica le risposte alle interpellanze presentate da Dim, in particolare quella relativa alla realizzazione di un cogeneratore per produrre energia dalla combustione di gas metano da parte della Cartiera Ciacci. Dai documenti, sottolineano Rete e Mdsi, emerge come la reale intenzione non sia quella dell'autoproduzione e della “ riqualificazione energetica dei propri impianti” quanto quella di trasformarsi in una vera azienda di produzione di energia da rivendere immettendola nella rete pubblica. Fino al 2012, ricordano, la Cartiera acquistava 9,5 milioni di metri cubi di gas dall'Azienda di Stato. Nel 2013 il governo gli permise di acquistare gas direttamente dall'Italia bypassando l'Azienda di Stato a favore di fornitori esteri. Questo, prosegue Dim, ha prodotto una perdita per mancate fatturazioni nel bilancio dell'Azienda, di 16,6 milioni di euro. La Cartiera ha inoltre chiesto un ulteriore allacciamento per raddoppiare la fornitura di gas da bruciare nell'impianto. Occorre quindi aumentare la portata della rete. E chi paga? chiede Dim. La Cartiera, elenca, ha una serie di problemi arretrati: un contenzioso da 1,2 milioni con l'AASS; è morosa nel pagamento della tariffa sulle acque reflue per oltre 340mila; è inadempiente rispetto all'obbligo di installazione del misuratore di portata che permetterebbe di applicare una tariffa adeguata ai reali consumi; è causa di sanzioni e aumento di tariffe di depurazione da parte di Hera al nostro Stato per decine di migliaia di euro e per il superamento dei limiti inquinanti dei reflui che l'Italia depura. E il direttore dell'Azienda, concludono Rete e Mdsi, invece di pretendere il rispetto delle leggi e il pagamento di quanto dovuto, fa finta di nulla e propone persino di cofinanziargli un progetto che toglie dal suo bilancio 3 milioni di euro l'anno.

Sonia Tura

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