Il Consiglio di previdenza accoglie la proposta della garanzia di Stato. Su quella decisione, però, pesa la sospensione dei pagamenti da Asset, sul sito di Banca Centrale a giochi fatti. Un passo indietro: la riunione del Consiglio di Previdenza era stata aggiornata al tardo pomeriggio di ieri dopo richiesta di riscontro su cinque punti. Risposta del Governo alla mano, si va al voto. Dei dodici membri sono presenti in dieci. Due si astengono. Non passa la linea dura della Csu. Bocciata anche la proposta di togliere i fondi dall'Asset per depositarli in Cassa di Risparmio. Sì invece alla Garanzia del Governo, “nonostante la missiva a firma dei Segretari Santi e Celli – si legge in una nota - soddisfi parzialmente”. Chiusa la votazione, esce l'informativa di Banca Centrale su Asset. “Paradossale l'argomentazione di chi sosteneva che se non avessimo accettato ci sarebbe stato il blocco dei pagamenti – commenta Giuliano Tamagnini. “Tanto tuonò che piovve: il blocco – continua - è arrivato lo stesso. Una presa in giro per tutti”. La Csu non vuole correre rischi e chiede venga immediatamente garantita la liquidità di quei 31 milioni. La sola delibera del Congresso – si legge - non è sufficiente, non potendo produrre una spesa aggiuntiva non ancora prevista a bilancio. Csdl e Cdls stigmatizzano poi il comportamento dell'Esecutivo. “E' necessario – ribadiscono - che le responsabilità di chi ha provocato questa grave situazione di crisi degli istituti di credito siano accertate e punite. Si aspettano che la Magistratura assuma le necessarie iniziative e minacciano: se non ci saranno risposte chiare dal Governo si aprirà una grande fase di mobilitazione. Anche il Consiglio per la Previdenza invita all’assunzione di responsabilità delle Istituzioni competenti “affinché, nel più breve tempo possibile, venga completato l’iter legislativo necessario per la ratifica del Decreto Legge e l’approvazione dell’apposita Legge di spesa”. Richiama poi la massima attenzione da parte del Consiglio Grande e Generale affinché sia monitorata la positiva conclusione del percorso”. Francesco Biordi non nasconde la sua preoccupazione per lavoratori e risparmiatori. David Rosei, che rappresenta l'Usl, ricorda che quella del Consiglio di Previdenza è stata una scelta responsabile, per dare credibilità assoluta e non discutibile alla garanzia del governo. Al contempo sottolinea che si è deliberato in base alle informazioni in possesso in quel momento. “La sospensione dei pagamenti di Asset era un elemento valutativo che avrebbe potuto aprire un nuovo scenario. Quando si prendono decisioni – conclude - le informazioni devono essere messe tutte sul tavolo. Saperle a rate non giova a nessuno”.
MF
MF
Riproduzione riservata ©
