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Governo Italia, grande attesa per la direzione del Pd: i renziani presentano documento

2 mag 2018
attesa per direzione PdItalia:  grande attesa per la direzione del Pd,  i renziani presentano documento
Italia: grande attesa per la direzione del Pd, i renziani presentano documento - Scrivono che lo stallo è colpa di M5S e centrodestra, e dicono no alla fiducia a un governo guidato...
Grande attesa per la direzione del Pd di domani, quando si voterà per iniziare o meno un dialogo col M5S in vista della formazione del nuovo governo. Il partito è spaccato, soprattutto dopo l'uscita pubblica dell'ex segretario Matteo Renzi.

I rappresentanti del Partito Democratico hanno quasi tutti detto la loro sull'ipotesi di iniziare un dialogo col M5S, ma non appena ha parlato lui, l'ex segretario, le voci della rivolta interna si sono levate alte. Perfino il segretario reggente, Maurizio Martina, è sbottato per dire che è impossibile guidare un partito in queste condizioni. Renzi, in diretta tv, ha ribadito che chi ha perso non può governare e che l'accordo coi 5Stelle è impensabile.
I renziani, raccontano le agenzie in queste ore, hanno predisposto un documento firmato da 77 deputati e 39 senatori, compresi i capigruppo Delrio e Marcucci, per dire che lo stallo è frutto della irresponsabilità di M5S e centrodestra, e per dire sì a un confronto ma niente fiducia a un governo guidato da Salvini o Di Maio.
Quest'ultimo, in un video postato su Facebook, aveva attaccato i partiti, colpevoli a suo dire di pensare solo alle poltrone, anche se finora quelle disponibili tra Camera e Senato sono state distribuite più al suo partito e al centrodestra che altro, e non agli interessi del Paese, e di fronte alla chiusura di Renzi invita Matteo Salvini a tornare con lui al Quirinale per chiedere il voto a giugno. Ipotesi che sul Colle non sembra avere la benché minima probabilità di essere accolta, visti gli impegni interni ed europei inderogabili dell'Italia nei prossimi mesi. Se ritorno alle urne dovrà essere, non sarà prima dell'autunno. Dal canto suo Salvini, fresco di vittoria anche alle regionali del Friuli Venezia Giulia, dove il suo candidato Massimiliano Fedriga è diventato presidente, si dice indisponibile a ragionare col Pd e su un'ipotesi di governo istituzionale, ma tornerà alla carica col M5S, senza escludere di chiedere al presidente della Repubblica un pre incarico. In assenza di ciò, anche la Lega preferirebbe tornare al voto.
Occhi puntati dunque, sulla direzione del Pd di domani pomeriggio: i renziani dicono di voler evitare la conta, ma forse sarà inevitabile.

Francesca Biliotti

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