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Legge elettorale, in Italia il Pd ci riprova con il "Rosatellum bis"

21 set 2017
il Pd ci riprova con il "Rosatellum bis"Legge elettorale, in Italia il Pd ci riprova con il "Rosatellum bis"
Legge elettorale, in Italia il Pd ci riprova con il "Rosatellum bis" - Depositato il nuovo testo: quota di sbarramento al 3% e mix tra proporzionale e uninominale
In Commissione affari costituzionali alla Camera depositato il testo della nuova legge elettorale, ribattezzato “Rosatellum bis”. Vediamo cosa comporta.

Rosatellum 2.0 o Rosatellum bis che dir si voglia, il Partito Democratico ci riprova a presentare un testo che metta d'accordo più partiti possibile su una nuova legge elettorale che servirà al più tardi la prossima primavera, quando scadrà la legislatura e si dovrà tornare al voto. Anche in Senato è stato depositato un testo analogo. Per ora l'accordo è tra Pd, Forza Italia, con Renato Brunetta che ha dato un primo via libera, Lega e Alternativa Popolare di Alfano, contento perché la soglia di sbarramento si è abbassata dal 5 al 3% per le liste singole. Non è l'unica novità: sarà un mix tra proporzionale e collegi uninominali, il 36% dei deputati sarà eletto negli uninominali, il 64% col metodo proporzionale.
Per le coalizioni la soglia di sbarramento sarà al 10%. Coalizioni che il M5S non vuole neanche sentir nominare, quindi ha già fatto sapere di non voler “perdere tempo” con questa proposta. “Mi fa schifo” è stato il commento sulla legge della deputata Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, che la dice lunga sul gradimento del suo partito. Storcono il naso anche il Movimento Democratico Progressista di Bersani e D'Alema e Sinistra Italiana. Ci saranno anche le quote di genere: nessuno dei due generi può essere rappresentato nella misura superiore del 60%. Nei listini proporzionali potranno esserci un minimo di 2 e un massimo di 4 nomi.

Francesca Biliotti

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