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Missione FMI: Adesso.sm rilancia il piano per la stabilità

22 gen 2018
Adesso.sm rilancia il piano per la stabilitàMissione FMI: Adesso.sm rilancia il piano per la stabilità
Missione FMI: Adesso.sm rilancia il piano per la stabilità - Tra le priorità: ridisegnare il sistema finanziario. Apertura all'esterno; rafforzamento delle funzi...
“Il coraggio di far emergere e fotografare le criticità, sinora latenti. Riconoscere i problemi per individuare la cura”, e lo sguardo è già proiettato al breve termine, nell'accogliere le sfide “pesanti” che attendono il Paese, in un progetto organico. Adesso.sm rilancia il piano per la stabilità, rimandando al mittente ogni accusa di aver approfondito la crisi. Guarda avanti il capogruppo SSD, Giuseppe Morganti: “Interventi strutturali nel settore bancario, ma soprattutto interventi per stimolare l'economia reale”.
I rifermenti sono concreti: dagli effetti virtuosi sul settore immobiliare e dell'edilizia che discenderanno dal Nuovo Piano Regolare, fino alla partita importante che si gioca nell'accordo di associazione con l'Unione Europea, nell'accelerazione impressa, annunciando l'incontro del 29 gennaio tra la Reggenza e il Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk a Bruxelles.
“Avviare le riforme subito”. Matteo Ciacci, capogruppo Civico 10, parte dal monito del Fondo Monetario per rilanciare il 2018 come “anno della svolta, per lo sviluppo” in una “volontà riformatrice - dice – è già della nostra coalizione, contro il conservatorismo, da un lato, ma anche contro a chi dice no senza fare proposte”. E indica due direttrici per lo sviluppo: “lavorare internamente per rendere attrattivo il Paese; avvicinare investitori privati seri”, spingendo sull'internazionalizzazione.
Entra nello specifico Roberto Giorgetti, capogruppo Repubblica Futura. Sul debito: “se raddoppia la percentuale rispetto al Pil, va rimarcato che almeno per la metà è ereditato dalle scelte del passato e proprio negli interventi a salvataggio del sistema bancario, sebbene fatti a spot e senza progettualità”.
Su Carisp: “Nessuna svendita dell'istituto, nessuna svendita degli NPL, anzi un percorso di salvaguardia nella massima garanzia e condivisione, a dispetto delle voci allarmistiche diffuse negli ultimi mesi”. E da qui un richiamo al metodo nel confronto politico: “Basta con la delegittimazione che danneggia l'immagine, mina la fiducia e le stesse prospettive di sviluppo” e, ricordando come il collegio dei garanti abbia bocciato tutti i ricorsi ai decreti varati dal Governo a tutela del sistema bancario, chiede di “ripristinare un clima che consenta un confronto sereno”. Confronto avviato nei fatti e proprio sul settore bancario: dal recente vertice sulla gestione NPL di Carisp, fino alla richiesta a tutte le forze politiche di presentare entro la settimana proposte - profilo e rosa di nomi – per il nuovo Presidente di BCSM. Maggioranza che torna a sottolineare la necessità di reperimento di risorse esterno, ma ricordando le osservazioni del Fondo: “Più che dove trovare risorse, ci viene chiesto di capire come modificare l'assetto per iniziare a produrre ricchezza”.
“La ri-privatizzazione di Carisp? "Non ora e non è la priorità. Servono scelte sostenibili, nella prospettiva del rilancio”. Un sistema bancario ridisegnato: apertura all'esterno, nel confronto da riprendere con l'Italia; rafforzamento delle funzioni di Banca Centrale e un rapporto con le vigilate per concretizzare il processo di ricognizione dell'AQR; necessità di una riqualificazione profonda delle professionalità nel fare banca.

AS

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