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Nuovo governo, i partiti al Quirinale dal 4 aprile ma si prevedono consultazioni lunghe

29 mar 2018
Nuovo governo, i partiti al Quirinale dal 4 aprile ma si prevedono consultazioni lunghe
Nuovo governo, i partiti al Quirinale dal 4 aprile ma si prevedono consultazioni lunghe - Non si risolve il braccio di ferro tra Di Maio e Salvini. Eletti i vice presidenti di Camera e Senat...
Le consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo partiranno il 4 aprile, ma non termina il braccio di ferro tra Salvini e Di Maio su chi debba entrare a Palazzo Chigi.

Al Quirinale si prevedono consultazioni lunghe: non solo perché i partiti non si presenteranno insieme, come coalizioni, ma ognuno vorrà salire al Colle coi rispettivi leader per dire la propria al presidente Mattarella, ma anche perché, ad oggi, di idee chiare ce ne sono molto poche sul futuro governo. Le consultazioni dureranno tutta la settimana e poi si vedrà se ci concluderanno col conferimento di un incarico.

Continua il braccio di ferro tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio per entrare a Palazzo Chigi. Il primo aveva fatto capire di essere pronto a mettersi da parte, per amore del compromesso, ma il secondo non ha fatto alcun passo indietro. Salvini si è così lasciato andare: “Tirare a campare per un anno per fare solo la legge elettorale non mi interessa – ha detto – O si fa un governo vero o si torna al voto, e non farò il ministro di Di Maio”. Inoltre ricorda che al M5S servono ben 90 voti per raggiungere una maggioranza, mentre a lui solo 50.

Altri del Carroccio seguono poi le critiche del Pd sul reddito di cittadinanza. Pronta la risposta del leader 5Stelle: “Vuole fare il governo con Renzi e Berlusconi? Auguri!”. C'è chi è pronto a giurare che dietro questa durezza si celi il desiderio dei 5Stelle di poter realizzare una maggioranza col Pd, anziché con Lega e centrodestra, ma certo il corteggiamento starebbe seguendo vie davvero tortuose.

In Parlamento infatti, non è stato lasciato neanche un questore al Pd, ed è la prima volta che l'opposizione rimane fuori. Nominati poi i vice presidenti: al Senato sono Roberto Calderoli della Lega, già vice nella passata legislatura, Anna Rossomando del Pd, Ignazio La Russa di Fratelli d'Italia e Paola Taverna del M5S; alla Camera Mara Carfagna di Forza Italia, Lorenzo Fontana della Lega, Maria Edera Spadoni del M5S e Ettore Rosato del Pd.

Francesca Biliotti

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