Non una accettazione incondizionata dei dettami di Bruxelles. L'Ordine del giorno sottolinea che il futuro negoziato con l'UE – che avrà come riferimento le 4 libertà fondamentali – dovrà preservare le peculiarità sammarinesi, “affinchè il recepimento delle norme comunitarie possa avvenire con le necessarie valutazioni di impatto sociale ed ordine pubblico”. Nel documento viene espresso apprezzamento per l'attività diplomatica e tecnica finora svolta. L'obiettivo – ovviamente – è che l'economia del Titano possa trarre beneficio da un mercato potenziale di 500 milioni di persone. Accolta con favore – allora - la volontà dell'UE di definire uno o più Accordi di associazione con San Marino, Andorra e Monaco. I negoziati – viene rimarcato – dovranno consentire di trovare il più proficuo punto di equilibrio tra gli interessi delle parti coinvolte. Raccomandata – in futuro – la costituzione di un Comitato congiunto che assicuri una equilibrata gestione dell'accordo. Si auspica, poi, che durante le fasi della trattativa siano tenuti in considerazione sia il recepimento degli standard di trasparenza finanziaria e cooperazione internazionale, sia il buon livello di cooperazione in materia di politica estera, assicurato all'Europa da San Marino negli anni. Perchè tutto ciò sia possibile l'Esecutivo viene invitato a potenziare, ed elevare la professionalizzazione, dei settori della PA coinvolti; questo anche tramite il reclutamento di nuove risorse umane con le necessarie competenze. Suggerita anche la creazione – in collaborazione con l'Università – di un Centro Studi Permanente, per un'analisi dell'acquis dell'Unione Europea. In conclusione l'auspicio che venga mantenuto un elevato coinvolgimento delle forze politiche, e di tutte le realtà del Paese, e una informazione puntuale alla popolazione
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