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Il Pdcs vuol modificare la legge elettorale con un referendum da presentare a breve

19 ago 2018
La seconda serata della Festa dell'AmiciziaIl Pdcs vuol modificare la legge elettorale con un referendum da presentare a breve
Il Pdcs vuol modificare la legge elettorale con un referendum da presentare a breve - La proposta annunciata da Alessandro Cardelli alla Festa dell'Amicizia
Questa sera a Serravalle il tradizionale comizio conclusivo del Segretario Pdcs alla festa dell'amicizia. Gian Carlo Venturini parlerà alle 20.30. Ieri il secondo dibattito politico sulla terrazza ex ritrovo. Il Pdcs vuol modificare con un referendum la legge elettorale per renderla più rappresentativa.

“Presenteremo a brevissimo un referendum che modifichi la legge elettorale per una migliore rappresentatività”: lo ha annunciato il capogruppo Pdcs Alessandro Cardelli precisando che è un'iniziativa che il partito sta portando avanti con altre forze politiche di opposizione. "La nostra proposta è che ci sia la possibilità di evitare il ballottaggio dando la possibilità di formare una coalizione con oltre il 50% dei voti, tra il primo ed il secondo turno, mantenendo la norma antiribaltone per dare stabilità al governo".
“La proposta della DC - ha dichiarato Alessandro Mancini - sarà sostenuta dal Partito Socialista e penso da altri partiti. Le regole del gioco devono essere messe in discussione affinché il rapporto tra eletto ed elettore sia più diretto».
“Sul contenuto della proposta referendaria della DC – ha commentato Roberto Ciavatta di Rete - ci ragioneremo. Però, mi vorrei impegnare anche per presentare un progetto di legge di modifica della legge elettorale”.
Anche per Federico Pedini Amati, di Mdsi, la legge elettorale va rivista: “Questa maggioranza – ha detto - è stata eletta dalla minoranza. Da 20 sono diventati 35. Luca Beccari con 170 voti è rimasto fuori e persone con 20 voti sono entrate in Consiglio” è dunque evidente che la legge non funziona.
Anche per Iro Belluzzi del Psd la legge va cambiata perchè nata in un periodo in cui si pensava ad un bipolarismo all'anglosassone. Oggi invece ci sono più di due poli. Bisogna dunque rivedere la legge anche alzando lo sbarramento in chiave anti-frammentazione.

A proposito della proposta referendaria annunciata da Cardelli, Eva Guidi di Ssd, si è dichiarata disponibile a valutare miglioramenti della legge elettorale “però – ha commentato - non si torni indietro, al periodo della grande instabilità, in cui ci sono stati quasi dieci governi in dieci anni. La nostra legge dà la possibilità di sapere quali sono i partiti, i programmi e le persone della Coalizione”. Sulla stessa linea Lorenzo Lonfernini di Repubblica Futura e Luca Boschi di Civico 10 che però non condivide la proposta di modifica del Pdcs e pensa che le alleanze si debbano fare – come ora – prima delle elezioni e non tra il primo e il secondo turno.

Il dibattito alla Festa dell'Amicizia ha avuto una coda polemica nella giornata odierna. Il Partito Socialista, infatti, con un comunicato parla di una “gaffe” di Adesso.sm perchè esponenti della maggioranza avrebbero criticato il nuovo governo italiano sostendo che l’alleanza Lega e Movimento 5 Stelle sia avvenuta a causa di una legge elettorale in spregio al volere dei cittadini. Adesso.sm ha replicato affermando che il Ps ha ricamato su constatazione oggettiva, che non esprimeva alcun giudizio. Nessuno, infatti, si è permesso di dire, e nemmeno pensa, che il governo italiano non sia legittimato a governare. 

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